Il primo Vertice Nord-Sud in Lapponia, tenutosi a Saariselka e conclusosi ieri, ha rappresentato un’importante occasione per affrontare le principali sfide geopolitiche e strategiche che l’Europa si trova a fronteggiare. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, presente alla due giorni del Vertice, ha sottolineato i temi centrali della sicurezza, della gestione delle migrazioni e della cooperazione internazionale: “La minaccia di Mosca è molto più grande di quanto immaginiamo”, le sue parole in un punto stampa con i giornalisti, ricordando l’importanza di un’azione comune per rafforzare i confini europei. Il Premier ha ribadito il ruolo fondamentale della Nato come pietra miliare della sicurezza e della difesa europea, evidenziando la necessità di rafforzare il fianco orientale dell’Alleanza senza trascurare altre aree strategiche: “Dobbiamo fare di più per garantire che il pilastro della Nato si rafforzi” ha detto, sottolineando che la sicurezza non si limita solo alla difesa militare, ma include anche la capacità di prevenire infiltrazioni criminali e destabilizzazioni geopolitiche.
Meloni ha citato espressamente la Russia, che considera una minaccia non solo militare, ma anche economica e politica: “Molti usano l’immigrazione come strumento di estorsione”, ha spiegato alla stampa riferendosi chiaramente ai rischi legati all’utilizzo dei flussi migratori come arma di destabilizzazione.
Immigrazione
Uno dei punti più caldi del vertice ha riguardato la gestione dei flussi migratori. Meloni ha annunciato per oggi a Roma una riunione dedicata alla cooperazione con l’Albania, Paese con cui l’Italia sta negoziando un protocollo per regolare i flussi e definire la lista dei cosiddetti ‘Paesi sicuri’: “La Corte di Cassazione ha dato ragione al governo, riconoscendo che è diritto dei governi stabilire quali siano i Paesi sicuri”. Il Primo Ministro ha sottolineato l’importanza di un approccio pragmatico e multilaterale, elogiando i passi avanti fatti dall’Ue con il Patto europeo sulle migrazioni e l’asilo. Ma ha ammesso che persistono difficoltà nell’interpretazione delle regole, in particolare sui rimpatri: “Stiamo avendo qualche problema, ma le nuove regole rappresentano un modo innovativo per affrontare la questione migratoria”.
Meloni ha inoltre elogiato il lavoro svolto negli ultimi due anni per combattere l’immigrazione illegale, definendolo un cambio di paradigma rispetto al passato: “Abbiamo dimostrato che non sono i trafficanti a dover decidere chi entra e chi no”, puntando sulla necessità di accordi con i Paesi di origine e di una maggiore attenzione ai confini esterni dell’Unione Europea.
Su questo tema Meloni ha evidenziato come le soluzioni adottate dai Paesi del Nord Europa per affrontare le migrazioni non siano sempre replicabili nel Mediterraneo: “I nostri confini sono diversi e richiedono strumenti diversi”, riferendosi alle peculiarità geografiche e strategiche dell’Italia. A questo punto ha ribadito la necessità di spingere l’Unione europea verso accordi con i Paesi di origine e transito, al fine di gestire i flussi in modo più efficace.
Sentenza Open Arms
Nel corso del punto stampa, Meloni è intervenuta anche sulla sentenza della Corte di Cassazione sul caso Open Arms, che ha visto coinvolto il Vicepremier Matteo Salvini: “Mi pare che l’oggetto del processo fossero le sue scelte politiche piuttosto che effettivi reati”. Il Premier ha sottolineato come la giurisdizione non debba essere usata per condizionare la politica, definendo la sentenza una vittoria per l’esecutivo Escluso, comunque, un possibile ritorno di Salvini al Viminale: “Siamo contenti del lavoro che sta svolgendo il Ministro dell’Interno Piantedosi”.
La sfida europea
Un altro tema affrontato al vertice è stata la necessità di una maggiore autonomia strategica europea. Meloni ha citato le elezioni statunitensi come un possibile fattore di instabilità, ma ha ribadito che l’Europa deve puntare su sé stessa: “Non penso a cosa l’America potrà fare per noi, ma a cosa noi possiamo fare per noi stessi”.
Il Presidente ha quindi lodato il format del vertice Nord-Sud, considerandolo un’opportunità preziosa per affrontare insieme le sfide comuni: “Questa iniziativa è molto preziosa e dovrebbe essere ripetuta in futuro”.