mercoledì, 26 Marzo, 2025
Economia

Buste paga e tredicesime, al Nord si guadagna fino al 50% più che al Sud

Per la Cgia Milano al top per la retribuzione mensile, male Vibo Valentia

In Italia il divario salariale tra i lavoratori dipendenti del Nord e quelli del Sud si conferma una realtà strutturale che influenza in modo significativo il tessuto economico e sociale del Paese. Gli ultimi dati forniti dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre mostrano uno scarto impressionante: i lavoratori del Nord percepiscono in media 2.000 euro lordi al mese, contro i circa 1.350 euro del Sud. Una differenza che, su base annua, si traduce in oltre 8.450 euro lordi di dislivello. Questo gap non si limita al mero confronto tra regioni, ma riflette profonde disparità nella struttura produttiva, nelle opportunità lavorative e nelle condizioni economiche tra le due macroaree. La forbice retributiva affonda le sue radici in diversi fattori interconnessi. Tra i più rilevanti troviamo il costo della vita e la produttività. Al Nord, la presenza di grandi aziende, multinazionali e istituti finanziari contribuisce a stipendi mediamente più elevati. Queste realtà, grazie alla loro solidità economica, offrono retribuzioni superiori rispetto alle piccole e medie imprese, predominanti invece nel Sud.
A pesare sono anche la diffusione dei contratti a termine, stagionali o intermittenti, particolarmente frequenti nel Mezzogiorno, e la scarsità di opportunità in settori ad alta specializzazione. Il quadro si completa con una minore penetrazione della contrattazione di secondo livello, che potrebbe rappresentare uno strumento efficace per legare le retribuzioni alla produttività locale.

Dove si guadagna di più

Nel 2023, le province italiane con le retribuzioni medie più alte sono state concentrate al Nord. Milano guida la classifica con 2.642 euro lordi mensili, seguita da Monza-Brianza (2.218 euro) e dalle città lungo la via Emilia come Parma (2.144 euro) e Modena (2.129 euro). Al Sud, invece, la prima provincia in graduatoria è Chieti, che si posiziona al 55° posto con 1.598 euro lordi al mese. In fondo alla classifica troviamo Vibo Valentia, dove gli stipendi medi non superano i 1.030 euro. Nonostante il monte salari dei lavoratori dipendenti abbia raggiunto i 411 miliardi di euro nel 2023, con un aumento del 3,5% rispetto al 2022, l’inflazione, cresciuta del 5,7%, ha eroso il potere d’acquisto degli italiani. Le buste paga medie, pur in aumento, non sono state sufficienti a compensare l’incremento dei prezzi, aggravando ulteriormente le disparità economiche, soprattutto in aree già fragili come il Mezzogiorno.
Dicembre porta con sé la tredicesima mensilità, un elemento di sollievo economico per molti lavoratori. Tuttavia, il suo impatto varia a seconda delle regioni. I lavoratori del Nord, con stipendi medi più alti, beneficiano di importi maggiori, mentre al Sud l’impatto è più limitato. Inoltre, l’introduzione di un bonus una tantum di 100 euro per lavoratori con redditi inferiori a 28.000 euro, pur rappresentando una misura positiva, non è sufficiente a colmare il gap strutturale.

Contrattazione decentrata

Uno degli strumenti che potrebbe ridurre le disuguaglianze è la contrattazione di secondo livello. Questo sistema, che lega i salari alla produttività e al contesto locale, è poco diffuso in Italia. Solo il 23% delle imprese con almeno 10 dipendenti adotta questa misura, coinvolgendo circa 5,6 milioni di lavoratori. In Germania, a esempio, la contrattazione decentrata è molto più diffusa e consente di mantenere i salari in linea con l’inflazione e il costo della vita.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Tg Economia – 25/3/2025

Redazione

Tg Economia – 24/3/2025

Redazione

Dazi e soluzioni, guardando ancora al realismo di De Gasperi

Giampiero Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.