Il mondo delle moto e delle biciclette in Italia vale complessivamente 14,8 miliardi di euro. Questo dato, emerso da uno studio presentato da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) al Senato, mette in luce un settore chiave per l’economia italiana. Mentre le moto trainano la crescita, il mercato delle biciclette rallenta, fatta eccezione per il boom delle bici elettriche. Ecco tutti i dettagli.
Le moto: un motore per l’economia
Negli ultimi anni, il mercato delle moto ha registrato una forte espansione, con un aumento delle vendite del 42% tra il 2020 e il 2023. In Italia, vengono prodotti 422.000 motocicli ogni anno, un numero che colloca il nostro Paese al primo posto in Europa, davanti a Germania, Austria e Francia. Secondo Mariano Roman, presidente di ANCMA, il settore motociclistico non è solo un pilastro dell’economia, ma crea valore anche grazie a eventi di portata internazionale, come la fiera EICMA, e genera un gettito fiscale annuo di 180 milioni di euro. Le moto di media cilindrata – cioè quelle con una potenza intermedia, ideali per spostamenti in città e brevi viaggi – hanno guadagnato popolarità, contribuendo a soddisfare nuove esigenze di mobilità. Questo trend positivo si riflette in una crescita del fatturato del settore del 50% tra il 2020 e il 2023. Anche la redditività degli operatori del comparto è migliorata, con i margini di guadagno saliti dal 4,2% al 6%.
Biciclette in calo, ma le bici elettriche volano
Il mondo delle biciclette tradizionali sta attraversando un periodo di contrazione. Dopo il boom del 2020, favorito dai bonus governativi e dalla pandemia, il mercato ha visto un calo delle vendite con una flessione media del 17% all’anno tra il 2021 e il 2023. Tuttavia, le bici elettriche (o e-bike), ovvero quelle dotate di un motore che assiste il ciclista nella pedalata, hanno registrato una crescita eccezionale: nel 2022 ne sono state vendute 330.000 unità, pari al 20% del totale delle bici in commercio. Nonostante il calo delle biciclette tradizionali, il fatturato del settore è aumentato del 50% rispetto al 2018, raggiungendo 2,7 miliardi di euro nel 2023. Questo risultato è legato sia al successo delle e-bike, sia a un aumento dei prezzi delle bici in generale.
Le sfide del settore: infrastrutture e componenti
Il settore delle due ruote, soprattutto quello ciclistico, affronta però sfide importanti. Una di queste è la necessità di potenziare le infrastrutture ciclabili, ovvero le piste e i percorsi dedicati alle bici, indispensabili per promuovere l’uso quotidiano delle due ruote e sfruttare il potenziale del cicloturismo in Italia. Secondo ANCMA, il cicloturismo – viaggi o escursioni su due ruote – potrebbe rappresentare un’opportunità economica importante per il Paese. Un’altra difficoltà riguarda la dipendenza dai fornitori asiatici per i componenti elettrici, come i chip utilizzati nelle e-bike. L’importazione di questi componenti è cresciuta del 79% tra il 2020 e il 2021 e ha superato gli 800 milioni di euro nel 2022, rendendo il settore vulnerabile a crisi internazionali.
Più posti di lavoro, nonostante le difficoltà
Nonostante le sfide, il settore delle due ruote ha visto crescere l’occupazione. Tra il 2020 e il 2022, il numero di addetti nella produzione di biciclette e componenti è aumentato del 16%, raggiungendo 17.600 lavoratori. Anche nel settore motociclistico l’occupazione è aumentata, con oltre 36.000 persone impiegate direttamente e 84.000 considerando l’intero indotto.
L’Italia leader nell’export di moto e bici
Un altro dato positivo riguarda le esportazioni. Il saldo commerciale delle moto – ovvero la differenza tra le esportazioni e le importazioni – ha chiuso il 2023 con un risultato positivo di 470 milioni di euro, segno del successo del Made in Italy nel mondo. Anche per le biciclette, l’Italia ha mantenuto un saldo positivo di 75 milioni, confermando la forte domanda di prodotti italiani sui mercati internazionali.