Venerdì 8 novembre il trasporto pubblico locale si fermerà per 24 ore in tutta Italia a causa di uno sciopero nazionale proclamato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. La mobilitazione, che prevede una manifestazione davanti al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture a Roma alle 10.30, è stata indetta per protestare contro la mancanza di risorse, l’assenza di politiche di programmazione, la necessità di una riforma strutturale del settore e per rivendicare il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e migliori condizioni di sicurezza e salute sul lavoro. A differenza di scioperi precedenti, questa volta non sarà garantita la totale copertura del servizio durante le fasce orarie di garanzia, nel rispetto della legge 146 che disciplina il diritto di sciopero. Durante le fasce di garanzia previste a livello locale, sarà attivo solo il 30% del personale viaggiante. Tuttavia, saranno assicurati i collegamenti essenziali, come quelli verso porti e aeroporti, nonché servizi critici come il trasporto per disabili e scuolabus per scuole materne e elementari. I sindacati spiegano che lo sciopero è necessario per mettere in evidenza le difficoltà che affliggono il settore del trasporto pubblico locale in Italia. Tra le principali rivendicazioni ci sono: rinnovo del Ccnl; carenza di risorse e pianificazione: salute e sicurezza sul lavoro.
Iniziative di sensibilizzazione
In preparazione allo sciopero, i sindacati hanno organizzato attività di informazione e sensibilizzazione in tutto il Paese. Volantini e materiali informativi saranno distribuiti nelle città e nelle province per spiegare agli utenti le ragioni della protesta. È stato inoltre diffuso un Manifesto per il Tplo, rivolto agli enti locali e alle associazioni, contenente proposte e analisi per un settore che necessita di una riforma profonda e condivisa. I disagi previsti per i cittadini e pendolari saranno inevitabili. Gli utenti sono invitati a informarsi sulle modalità e orari di funzionamento dei servizi nelle proprie città, poiché le fasce di garanzia potrebbero variare a livello locale. In un contesto di crescente pressione sulle infrastrutture e servizi pubblici, lo sciopero intende sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di un trasporto pubblico moderno, sicuro e sostenibile, a beneficio di lavoratori e cittadini.