sabato, 26 Ottobre, 2024
Attualità

Metsola: “De Gasperi visionario dell’Europa unita, ci ha insegnato a credere in un progetto comune”

Anche la Presidente del Parlamento europeo ha ricordato la figura dello statista

La figura di Alcide De Gasperi, in occasione della cerimonia per il 70° anniversario della sua scomparsa tenutasi ieri alla Camera, è stata ricordata tra gli altri anche dalla Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che gli ha reso omaggio per la sua visione europea, sottolineando l’eredità duratura del suo impegno per un vecchio continente unito e pacifico: “De Gasperi era un visionario, ma la sua visione non nasceva da ideali astratti: visse la transizione di due epoche, riuscendo a vedere oltre i confini e a immaginare un’Europa unita”, le parole della Presidente nell’Aula di Montecitorio, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella e di alte cariche istituzionali. L’intervento di Metsola ha ricordato De Gasperi non solo come uno dei padri fondatori dell’Europa, ma come un uomo capace di trarre dalle esperienze del passato le intuizioni per costruire un futuro diverso e migliore, basato su cooperazione e pace. “De Gasperi aveva compreso che per ridare un futuro all’Italia occorreva inventare un futuro all’Europa”, ha proseguito Metsola, evidenziando come lo statista (e fondatore de ‘La Discussione’) fosse capace di muoversi tra il realismo dei compromessi e la fermezza sui valori essenziali, un equilibrio che lo rese uno dei leader più rispettati del suo tempo.

In un momento storico segnato da divisioni e sfide globali, il discorso della Metsola ha ricordato come la diversità rappresenti una forza, proprio come aveva immaginato De Gasperi, e come i valori su cui si fonda il progetto europeo – pace, democrazia, solidarietà – continuino a essere le fondamenta della costruzione dell’Ue. “De Gasperi – ha spiegato – ci ha insegnato che la diversità è la forza di un grande progetto comune, che deve essere alimentato con fiducia e visione”.

Impegno per l’Ucraina

Metsola ha approfittato della sua presenza a Montecitorio per parlare dell’impegno dell’Ue al fianco dell’Ucraina nella guerra iniziata con l’invasione russa: “Sono trascorsi quasi mille giorni dall’aggressione di Mosca alle porte dell’Europa, una guerra che l’Ucraina non ha voluto né provocato, ma che ha affrontato con incredibile valore”. La Presidente Metsola ha sottolineato l’orgoglio per l’unità dimostrata dai Paesi membri dell’Unione europea, che hanno saputo affrontare la crisi sostenendo l’Ucraina senza esitazioni, superando paure comuni su forniture di energia e stabilità economica. Ha poi proseguito il suo discorso chiarendo che il sostegno a Kiev non è soltanto un atto di solidarietà, ma una necessità che riguarda la stessa stabilità dell’Europa e l’ordine internazionale: “Siamo saldamente dalla parte dell’Ucraina non solo per carità cristiana, ma perché comprendiamo che non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta dell’Europa. Del nostro stile di vita. Della tenuta dell’ordine internazionale basato sulle regole”.

Patto sulla Migrazione

Metsola ha quindi lanciato un appello all’unità, richiamando il senso di impegno verso l’ideale europeo che ha sempre contraddistinto la classe politica italiana, sottolineando come questa dedizione sia essenziale per affrontare sfide complesse e comuni, prima fra tutte quella della migrazione, un tema centrale non solo in Italia, ma in tutta Europa. E su questo punto la Presidente ha parlato dell’importanza del Patto sulla Migrazione e l’Asilo, adottato quest’anno dopo anni di blocchi politici, come strumento per garantire una gestione coordinata ed equa dei flussi migratori: “Il Patto offre un percorso da seguire: proteggerà le nostre frontiere e sarà equo con coloro che hanno diritto alla protezione”. Un Patto, ha proseguito, che prevede anche misure rigorose contro le reti criminali che sfruttano i migranti e l’impegno a rafforzare i rimpatri sicuri e rapidi per chi non ha diritto alla protezione.

Metsola ha inoltre rimarcato l’importanza della fiducia tra Stati membri nella gestione delle frontiere esterne, ricordando che questa collaborazione è ciò che ha reso possibile eliminare i controlli interni nello spazio Schengen, un successo fondamentale dell’integrazione europea che, a suo avviso, deve essere preservato. “Questo significa garantire che nessuno Stato membro, sia esso l’Italia o qualunque altro, si senta lasciato solo a gestire una questione che richiede un autentico approccio europeo”. Per la Presidente un impegno coordinato è essenziale per garantire che le risorse vengano destinate a chi ha veramente bisogno, mentre si intensificano i rimpatri per i richiedenti asilo senza diritto alla protezione: “Solo un approccio europeo può garantire l’integrità del nostro spazio Schengen, onorando il lavoro di chi è venuto prima di noi”.

Altri interventi

La figura dello statista trentino è stata ricordata anche dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana: “È stato artefice della ricostruzione postbellica del nostro Paese e pioniere dell’Europa unita e pacificata. Il suo impegno per l’integrazione europea non fu solo un atto politico, ma una scelta di pace e di visione che continua a ispirare la nostra politica europea”. Fontana ha ricordato pure il lavoro di De Gasperi per l’unità del continente e per una politica che facesse della collaborazione internazionale un baluardo contro i conflitti. Tra le ragioni di sorprendente attualità dell’esperienza di De Gasperi, vi è l’importanza di un’autorevole leadership democratica per affrontare le sfide poste da un’epoca di mutamento e quindi di riforme coerenti e funzionali al bene comune”, ha evidenziato il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Pier Ferdinando Casini, Presidente del Gruppo italiano dell’Unione interparlamentare, ha approfondito la visione del partito di De Gasperi, mentre il Giudice della Corte Costituzionale Giovanni Pitruzzella, ne ha analizzato l’attualità dell’eredità politica e morale.

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