giovedì, 21 Novembre, 2024
Esteri

Blinken e Tajani in missione per la pace in Medioriente, ma gli scontri continuano

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken è tornato in Medio Oriente per promuovere una tregua e cercare soluzioni diplomatiche in una situazione sempre più tesa. Durante il suo tour nella regione, Blinken cercherà di spingere per un cessate il fuoco tra le parti in conflitto e riportare stabilità. Nel frattempo, un forte boato è stato avvertito a Tel Aviv, provocato dall’esplosione di un razzo lanciato dal Libano, che è caduto in una zona non popolata. Le autorità israeliane hanno confermato che, proprio per questo motivo, non sono stati attivati né gli allarmi né i sistemi di difesa aerea. Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani si è recato in Israele e in Palestina per discutere con i leader locali e sostenere una soluzione pacifica. “L’Italia è contraria alla delegittimazione di Tel Aviv”, ha affermato Tajani, ribadendo l’impegno del suo governo a favore della sicurezza nella regione. Durante la sua visita a Gerusalemme, ha annunciato che Israele permetterà il passaggio degli aiuti umanitari italiani diretti a Gaza, inclusi cibo e forniture mediche essenziali. Anche il presidente francese Emmanuel Macron è intervenuto sulla situazione, chiedendo a Israele di permettere alle Nazioni Unite di svolgere il loro ruolo nel sud del Libano, un’area fortemente colpita dal conflitto. Macron ha sottolineato l’importanza di proteggere le infrastrutture (come strade, ponti e edifici fondamentali) e di raggiungere un cessate il fuoco al più presto.

Fronte libanese

Sul fronte libanese, almeno sette persone, tra cui un bambino, sono morte in attacchi israeliani nelle città di Baalbek e Tiro. Secondo le autorità locali, una famiglia intera è stata colpita a Baalbek, mentre a Tiro un attacco con droni ha preso di mira un’ambulanza, uccidendo una persona e ferendo altre. Anche la Siria è stata colpita. A Damasco, un raid israeliano ha fatto esplodere un’auto, uccidendo almeno due persone e ferendone altre tre. L’attacco ha avuto luogo nel quartiere di Mazzeh, una zona che ospita ambasciate e uffici delle Nazioni Unite.

Nel frattempo Hamas ha dichiarato che il nome del successore di Yahya Sinwar, leader dell’organizzazione ucciso da Israele, resterà segreto per motivi di sicurezza. Sinwar sarà sostituito temporaneamente da un comitato di cinque membri, e il nuovo leader verrà scelto a marzo durante le elezioni interne del gruppo.

La diplomazia

Tajani durante la visita ha anche evidenziato l’importanza della diplomazia, sostenendo che la morte di Sinwar potrebbe rappresentare un punto di svolta. Ha inoltre ringraziato Israele per la collaborazione nell’iniziativa italiana “Food for Gaza”, che mira a fornire aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Ma l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha denunciato che gli aiuti umanitari non riescono a raggiungere il nord di Gaza, dove la situazione è gravissima. Il capo dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha dichiarato che molte persone sono senza cibo e medicine, e che gli ospedali sono stati colpiti, lasciando i feriti senza cure adeguate.

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