lunedì, 30 Dicembre, 2024
Società

Costantini: gli artigiani e le piccole imprese siano al centro delle politiche Ue

A Bruxelles l’appello della Cna

Un appello accorato affinché l’Europa tuteli e accolga le proposte degli artigiani. “Vi chiediamo che il tema dell’artigianato sia centrale nel vostro mandato e che grazie al vostro impegno l’artigianato e le micro e le piccole imprese possano essere al centro del nuovo ciclo istituzionale di Bruxelles”. Così il presidente della Confederazione nazionale degli artigiani, Dario Costantini, intervenuto con il segretario generale Otello Gregorini all’incontro organizzato dalla Confederazione con gli europarlamentari italiani, tenuto in una sala dell’Eurocamera di Bruxelles. Presente il rappresentante permanente aggiunto dell’Italia presso l’Unione europea, ambasciatore Stefano Verrecchia.

Il ruolo degli artigiani

A pochi mesi dall’insediamento del nuovo Parlamento e alla vigilia della nascita della nuova Commissione, la Cna – forte dei 620mila soggetti rappresentati – si è posta alla testa di questa autentica “maggioranza silenziosa” del sistema produttivo, il 99 per cento delle aziende, composta da artigiani e piccole imprese nel confronto con i rappresentanti italiani in Europa.

Presenti a Bruxelles

“Siamo decisamente e convintamente europeisti”, sottolinea Costantini, “fin dagli anni ottanta apriamo a Bruxelles i nostri uffici. Facciamo parte dell’organizzazione sovranazionale SmeUnited, che riunisce circa 70 associazioni di oltre trenta Stati. E già da ora vi annuncio che saremo periodicamente a Bruxelles per eventi simili a questo e per tenere aperto questo confronto. A voi chiederò poi, una volta organizzato, la partecipazione a una sorta di ‘open day’ nel quale andrete a visitare una bottega del vostro territorio per vedere da vicino chi sono e come lavorano gli artigiani”.

Imprese innovative

Il presidente della Confederazione nazionale degli artigiani si è impegnato a sfatare alcuni luoghi comuni al riguardo delle piccole imprese. “Non è vero che sono poco innovative”, precisa Costantini, “l’anno scorso al nostro premio per l’innovazione ‘Cambiamenti’ su circa 1.300 imprese finaliste perlomeno 900 avevano già concretizzato progetti utilizzando l’Intelligenza artificiale”.

Attenti all’ambiente

Né è vero, puntualizza ancora la Cna, “”che le piccole imprese non siano attente all’ambiente. “Ma chi credete che abbia inventato l’economia circolare?”, fa presente il leader della Cna, “Nelle botteghe non si butta via niente. Gli artigiani recuperano tutto quanto possono recuperare, a esempio dagli impianti che sostituiscono”.

Green da rimodulare

Indagando il rapporto degli artigiani e delle piccole imprese italiani con le istituzioni di Bruxelles il presidente della Cna spiega che gli artigiani non le vedono con entusiasmo, pensano che creino solo problemi a chi lavora e dà lavoro. “Purtroppo, come dimostra la situazione della transizione “green” nel settore automobilistico, nessuno può dare loro torto. Se non viene come minimo rimodulata metterà sul lastrico decine di migliaia di imprese”.

Costantini sottolinea due episodi. Il primo è stato la battaglia, vinta grazie a una modifica al Pnrr, per i sostegni all’autoproduzione energetica delle imprese che nel nostro Paese sono costrette a pagare l’energia elettrica molto più dei concorrenti. Il secondo riguarda una battaglia ancora in corso e riguarda i giovani e la manodopera.

Le chiusure

“Dal 2008 hanno chiuso i battenti 222mila imprese artigiane”, rileva, “e interi settori del Made in Italy, produzioni che ci arrivano direttamente dal Rinascimento, rischiano la stessa fine. Serve manodopera, giovane, qualificata. Mentre un numero enorme di giovani italiani non ama sporcarsi le mani, e non fa niente, c’è chi vuole imparare un mestiere, integrarsi, lavorare. Con l’Egitto abbiamo in cantiere un progetto per preparare giovani locali ai quali si insegna a casa loro l’italiano e un mestiere da svolgere da noi, in una impresa che li attende”

Corridoi professionali

“E’ il primo progetto nell’ambito europeo dei ‘corridoi professionali’. Per farlo partire”, conclude Dario Costantini, “definitivamente manca una firma qui a Bruxelles. Ecco. Io vi chiedo”, conclude Costantini, “di impegnarvi concretamente per facilitare la conclusione di questo iter”.

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