sabato, 5 Ottobre, 2024
Economia

Tajani frena Giorgetti: “Forza Italia è contro nuove tasse”

Dibattito nella maggioranza dopo le parole del Ministro dell’Economia. Opposizione all’attacco

Nuove tensioni all’interno della maggioranza. Questa volta a far discutere sono state le parole del Ministro dell’Economia il leghista Giancarlo Giorgetti che giovedì ha preannunciato la possibilità di nuove imposte in merito alla oramai imminente manovra finanziaria. Un’ipotesi assolutamente bocciata dal Vicepremier Antonio Tajani che ieri ha tuonato da Bari, dove era presente per l’Assemblea di Confindustria: “Siamo contrarissimi a imporre nuove tasse”, ha spiegato il leader di Forza Italia, chiarendo la posizione dell’esecutivo: “Ci sono state alcune cattive interpretazioni di alcune parole dette dal Ministro Giorgetti, ma finché saremo noi al governo non ci saranno nuove tasse per gli italiani”. Una posizione ferma quella del Ministro degli Esteri che voluto così rassicurare i cittadini su questa possibilità paventata dal titolare del dicastero economico.

Opposizioni all’attacco

L’annuncio dei “sacrifici per tutti” di Giorgetti ha suscitato immediate reazioni soprattutto dalle opposizioni. A farsi sentire è stato per esempio Davide Faraone, Capogruppo di Italia Viva alla Camera, che ha attaccato duramente la maggioranza: “Giorgetti ha spazzato via una volta per tutte anni di chiacchiere del Centrodestra sui tagli alle tasse e ha ridicolizzato Meloni, Salvini e Tajani”. Faraone ha sottolineato come le misure in preparazione per la prossima Finanziaria smentiscano le principali battaglie portate avanti da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Tajani. In particolare, il deputato ha citato le promesse non mantenute su pensioni, retribuzioni, e il taglio delle accise. Per Faraone, il prossimo provvedimento economico rappresenta una vera e propria “Caporetto” per il Centrodestra, che si troverebbe a fare marcia indietro su molte delle sue promesse elettorali.

Dure critiche anche dal Partito Democratico. Il responsabile per l’economia, finanze, imprese e infrastrutture nella segreteria nazionale Antonio Misiani ha attaccato frontalmente Giorgetti sui social: “Il Ministro ha una concezione tutta sua della progressività fiscale: a corrente alternata, a seconda della convenienza del momento” ha scritto Misiani su X, criticando le politiche fiscali portate avanti negli ultimi due anni di governo di Centrodestra, puntando il dito contro una riforma tributaria che ha definito “iniqua”, oltre a una serie di provvedimenti fiscali agevolati e condoni che hanno beneficiato, secondo il Pd, solo una parte della popolazione. In particolare, l’esponente democratico ha menzionato il concordato preventivo biennale, una sanatoria fiscale che permetterebbe ai contribuenti di mettersi in regola con il Fisco in cambio di uno sconto su imposte non versate, considerandola un simbolo di politiche fiscali ingiuste.

Il punto di vista di Orsini

Intanto l’Assemblea di Confindustria di ieri a Bari ha dato anche la possibilità di un incontro de visu tra lo stesso Giorgetti e il Presidente degli Industriali Emanuele Orsini ha dichiarato la disponibilità dell’associazione a collaborare con il governo in vista della legge di bilancio 2024. Orsini ha espresso l’intenzione di rivedere le spese fiscali e le agevolazioni attualmente in essere, con l’obiettivo di individuare risorse necessarie per stimolare gli investimenti strutturali delle imprese italiane. Attualmente, le spese fiscali in Italia ammontano a circa 120 miliardi di euro, una cifra considerevole che, secondo Confindustria, può essere parzialmente riallocata per sostenere lo sviluppo del settore industriale. L’associazione propone di individuare almeno 10 miliardi da queste risorse per favorire la produttività e incentivare le aziende a mantenere la produzione nel Paese, evitando la delocalizzazione.

Tra i temi discussi durante l’incontro, oltre alla revisione delle spese fiscali, vi è il sostegno ai giovani lavoratori, che potrebbe concretizzarsi con agevolazioni per l’acquisto della casa. Un’altra misura considerata cruciale riguarda l’introduzione di una premialità sull’Ires, destinata alle aziende che effettuano investimenti, un’iniziativa che Confindustria reputa fondamentale per incentivare la crescita economica e la competitività.

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