giovedì, 19 Dicembre, 2024
Lavoro

Istat: “Disoccupazione ai minimi storici dal 2007”

Ad agosto l’occupazione in Italia segna un aumento di quasi mezzo milione di posti di lavoro rispetto all’anno precedente

Ad agosto 2024 la disoccupazione in Italia ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 17 anni, scendendo al 6,2% rispetto al 6,4% di luglio, come riportato dall’Istat. Il numero di persone che cercano lavoro è diminuito di 46mila unità rispetto al mese precedente, e di ben 355mila rispetto allo stesso mese del 2023. Allo stesso tempo, gli occupati, cioè le persone che hanno un lavoro, sono aumentati, arrivando a 24 milioni e 80mila, con un incremento di 45mila lavoratori in un mese e di quasi mezzo milione (494mila) rispetto all’agosto dell’anno scorso. Il tasso di occupazione, che rappresenta la percentuale di persone in età da lavoro che effettivamente lavorano, è rimasto stabile al 62,3%. L’aumento dei lavoratori ha riguardato principalmente gli uomini, i dipendenti (sia con contratti fissi sia a termine) e le persone delle fasce di età più giovani e più anziane. Solo i lavoratori tra i 35 e i 49 anni hanno visto un leggero calo. Le donne e i lavoratori autonomi, ovvero quelli che non sono dipendenti ma lavorano in proprio, hanno registrato una piccola diminuzione. In particolare, i lavoratori con contratti a tempo indeterminato, cioè quelli fissi, sono saliti a oltre 16 milioni, mentre i lavoratori autonomi sono scesi a circa 5,1 milioni.

Altri dati

Anche il tasso di disoccupazione giovanile, che indica quanti giovani tra i 15 e i 24 anni sono senza lavoro, è calato, arrivando al 18,3%, con un calo significativo rispetto al mese precedente. Allo stesso tempo, è cresciuto leggermente il numero di inattivi, cioè le persone che non lavorano né cercano lavoro, portando il tasso di inattività al 33,4%. Nel confronto con il trimestre precedente, da giugno ad agosto 2024 gli occupati sono aumentati dello 0,5%, pari a 114mila persone in più. Nel frattempo, il numero dei disoccupati è calato del 5,6%, con 97mila persone in meno alla ricerca di lavoro. Tuttavia, è cresciuto il numero degli inattivi dello 0,6% (68mila persone in più). Rispetto all’anno precedente, gli occupati sono aumentati del 2,1%, e il numero di persone in cerca di lavoro è sceso del 18,3%.

Risultato da consolidare

Questo quadro positivo ha spinto l’associazione Unimpresa a sollecitare il governo a intervenire per consolidare questi risultati. La Presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, ha sottolineato che “i 494mila nuovi posti di lavoro rispetto allo scorso anno sono un segnale incoraggiante per l’economia italiana”. Ma ha avvertito che per mantenere questo trend di crescita, è essenziale ridurre il cosiddetto cuneo fiscale, cioè il peso delle tasse e contributi che le imprese pagano per assumere dipendenti. Abbassare questi costi, secondo Ferrara, permetterebbe alle imprese di creare nuovi posti di lavoro e di aumentare i salari, con un effetto positivo sull’economia. Anche Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro, ha commentato con soddisfazione i dati Istat. Ha dichiarato che i numeri confermano la buona gestione del governo e ha evidenziato come, rispetto all’anno scorso, gli occupati siano aumentati di oltre il 2%. Ha inoltre sottolineato l’importanza del coinvolgimento di giovani e donne, due categorie che spesso hanno maggiori difficoltà a trovare lavoro. Politiche stabili Nonostante i dati positivi, Unimpresa ha ribadito la necessità di politiche stabili a favore delle imprese, soprattutto per le piccole e medie aziende, che sono il cuore dell’economia italiana. Ferrara ha sottolineato l’importanza di investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei lavoratori, poiché il mercato del lavoro richiede figure professionali sempre più specializzate.

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