“Così come è stata concepita, non va bene, fissare a 200mila euro l’investimento minimo emargina tutte le Pmi”. Per il presidente nazionale della Cna, Dario Costantini è ora di cambiare la Zes unica per il Sud. Una richiesta che arriva da Palermo dove Costantini ha partecipato alla tavola rotonda dal titolo: “Etica, impresa e finanza”, svolta nell’ambito della quinta edizione di “Ciavuri e Sapuri Fest”. La manifestazione che promuove l’agroalimentare, l’artigianato e le imprese innovative d’eccellenza siciliane, che ha fatto registrare trecentomila presenze in sei giorni.
Piccole imprese grande valore
“Occorre più attenzione nei confronti delle piccole imprese per dare una prospettiva positiva al nostro Paese”, ha sollecitato Dario Costantini che si è soffermato su un tema di grande attualità per l’intero Mezzogiorno, quello della Zes unica.
Costantini ha ricordato che ogni volta che si manifestano criticità nell’economia, il mondo della piccola impresa soffre più degli altri. Inoltre il sistema delle micro e piccole imprese fatica ad accedere al credito e “vede il mondo della finanza come molto lontano. Ovviamente sono due ecosistemi che dobbiamo far riavvicinare ma per far questo serve rispettare la dignità di coloro che Cna rappresenta, in quanto gli artigiani imprenditori d’Italia sono quelli che caratterizzano un territorio, che danno una prospettiva a un territorio, ad esempio qui a Mondello ho visto tanti giovani esporre e se non aiutiamo loro, se non riusciamo a far sì che loro portino avanti i prodotti, l’artigianalità, il made in Italy anche di Palermo e di tutta la Sicilia, è ovvio che il nostro paese difficilmente riuscirà ad andare avanti“.
Il ricordo di Moshe Fellah
Al termine della tavola rotonda, il Presidente Cna ha consegnato la borsa di studio intitolata a ‘Moshe Fellah’, recentemente scomparso che negli anni duemila salvò circa diecimila aziende siciliane dal fallimento, una visione illuminata di una finanza etica che continua a ispirare i principi e i valori della CNA di Palermo. La borsa di studio è stata consegnata ad Alfousseynou Diakhaby, giovane senegalese che frequenterà la scuola di Agroecologia della cooperativa Valdibella e poi verrà assunto con regolare contratto dall’azienda di Camporeale.
Le presenze
Al talk conclusivo insieme a Costantini sono intervenuti il segretario provinciale della Cna di Palermo, Pippo Glorioso, la moglie di Moshe Fellah Lydia Zarfati Fellah, Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera, Antonello Cracolici presidente ‘Commissione d’Inchiesta e Vigilanza sul Fenomeno della Mafia e Corruzione in Sicilia’ della Regione Siciliana, Francesco Orlandi della Fucino Finance, Giovanni Tusa presidente BCC Altofonte e Caccamo gruppo Iccrea, Steni Di Piazza fondatore di Banca Etica, Alessandro Gatto della JP Morgan, Paolo Camuzzi di 130 finance e Yvan Sagnet presidente dell’associazione “No Cap, people before profit”.
Impegno che continua
La serata poi è continuata con il concerto di Max Gazzè, a salutare e ringraziare il pubblico prima del concerto sono stati Dario Costantini e Pippo Glorioso segretario provinciale della Cna di Palermo.
“E’ stata una manifestazione molto impegnativa dal punto di vista organizzativo”, racconta Pippo Glorioso, “ma siamo davvero orgogliosi di quello che siamo riusciti a costruire in questi sei giorni a Mondello, la borgata marinara di Palermo. Ringrazio tutti, le aziende che hanno partecipato con entusiasmo, lo staff della CNA che si sono spesi senza risparmiarsi per mesi, tutta la famiglia di Moshe Fellah che è venuta qui a portare il ricordo di colui che per me è stato più di un fratello. Il nostro impegno continua, abbiamo tanti altri progetti in cantiere che porteremo avanti perché sulla scia di questo entusiasmo non possiamo fermarci. Intanto abbiamo creato la fondazione Moshe Fellah e abbiamo acquistato la sinagoga di Sciacca, la ristruttureremo e ci organizzeremo tanti eventi in ricordo di un grande uomo e per sostenere le imprese siciliane che fanno parte della famiglia della Cna”.