giovedì, 19 Settembre, 2024
Economia

Mercato immobiliare, nel 2023 meno compravendite

Nel secondo semestre del 2023 il mercato immobiliare italiano ha mostrato segnali di stabilità e maggiore riflessione da parte degli acquirenti, con un approccio più cauto e ponderato. Lo evidenziano le analisi dell’Ufficio Studi Tecnocasa, presentate da Fabiana Megliola, che sottolineano come, nonostante le sfide del mercato, gli investitori continuino a considerare il mattone un bene sicuro, con un leggero aumento degli acquisti a scopo di investimento, saliti dal 18,2% del 2022 al 19,5% nel 2023. Il numero complessivo delle transazioni immobiliari del 2023 ha registrato un calo del 9,7% rispetto all’anno precedente, passando a 709.591 compravendite. Dopo il boom del 2022, la flessione era attesa, ma il mercato continua a mantenersi vivace. La decrescita dei volumi è indicativa di un ridimensionamento fisiologico, anche se il settore rimane dinamico e vivace in molte aree del Paese. Sul fronte dei prezzi, la situazione appare stabile. Le grandi città hanno registrato un lieve aumento dello 0,1%, con alcune eccezioni negative: Bari (-2,0%), Genova (-0,6%) e Palermo (-0,4%) sono le realtà dove i prezzi sono diminuiti. Milano si conferma invece in positivo con un +0,1%, mentre Roma resta stabile. Anche l’hinterland delle metropoli ha visto un lieve aumento, guidato dall’area di Milano (+2,2%) e Verona (+0,9%). Nelle nuove costruzioni, i prezzi continuano a crescere allo stesso ritmo del semestre precedente (+0,6%), con incrementi maggiori nell’hinterland delle grandi città (+1,2%) e nei capoluoghi di provincia (+0,7%).

Tempi di vendita

I tempi di vendita si sono leggermente allungati rispetto all’anno precedente, passando da 104 a 108 giorni nelle grandi città. Bologna è la città con i tempi di vendita più rapidi (68 giorni), seguita da Milano (72 giorni), sebbene entrambe abbiano registrato un peggioramento rispetto a un anno fa. Palermo rimane la città con i tempi di vendita più lunghi, attestandosi a 132 giorni. Lo sconto medio praticato è stato dell’8,3%, in lieve aumento rispetto al 2022. La domanda immobiliare si concentra sempre più sui trilocali (40%), seguiti dai bilocali (25,3%), una tendenza che rispecchia l’interesse crescente degli investitori. La maggior parte delle richieste si concentra su immobili fino a 250 mila euro, con una preferenza per quelli in buono stato, vista la diffusa preoccupazione per i costi e i tempi delle ristrutturazioni. Nonostante la carenza di offerta abitativa, in alcune città si sta assistendo a un aumento della disponibilità di immobili sul mercato. Il mercato delle locazioni continua a crescere, con canoni in aumento del 4,2% per i monolocali, del 3,6% per i bilocali e del 3,4% per i trilocali. Le città più dinamiche sono Firenze, con un aumento significativo dei canoni, seguita da Roma e Milano, quest’ultima con i canoni di locazione più alti del Paese (800 eureo per un monolocale, 1100 euro per un bilocale e 1480 euro per un trilocale). I tempi di locazione si sono ridotti a 35 giorni, confermando la forte domanda.

Previsioni per il 2024

Le previsioni per il 2024 indicano una possibile ulteriore contrazione dei volumi, che potrebbero scendere a 680mila transazioni. I prezzi, invece, dovrebbero oscillare tra lo 0% e il +2%, con le famiglie che manterranno un atteggiamento prudente, nonostante il miglioramento previsto sul fronte dei tassi di interesse e un crescente interesse da parte degli investitori.

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