“Una tappa importante nella storia dello scoutismo italiano”. È questo quello che ha voluto comunicare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 50° anniversario della nascita dell’Agesci – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani.
I saluti di Mattarella
Ieri, in concomitanza con la partenza a Verona dell’incontro tra 18mila capi scout, che durerà fino a domenica, per la ‘Route nazionale 2024’, il Capo dello Stato ha voluto far sentire il proprio supporto all’associazione: “Desidero rivolgere il saluto più cordiale ai capi scout giunti a Verona per condividere esperienze e riflessioni in occasione del 50° anniversario della nascita dell’Agesci. La nostra società deve molto al movimento, per il costante impegno educativo verso giovani e giovanissimi, per il vissuto di solidarietà, per l’esperienza di libertà di cui è espressione, per la sensibilità testimoniata e fatta crescere nei confronti della madre Terra”.
Generazioni di felicità
“Generazioni di felicità – ha proseguito Mattarella – è il tema che avete scelto per proporre una visione che sappia vincere la sfiducia, combattere l’indifferenza, per legare ancor di più la crescita personale all’amicizia, alla pace, al futuro della comunità”.
La fraternità contro le guerre
Un impegno, quello degli scout, che oggi più che mai, secondo l’inquilino del Quirinale, è necessario per coltivare un modo di vivere che possa unire invece che creare distanze: “L’ombra terribile delle guerre provoca allarme e tristezza, ma possiamo opporci a esse ponendoci come costruttori di fraternità e speranza, fin dal nostro agire quotidiano. È una sfida che non può che basarsi su un rinnovato protagonismo dei giovani, sulla capacità di fare propri valori autentici nel desiderio di migliorare sé stessi e il mondo circostante.
Un contributo ai valori della società
“Avete offerto – ha concluso il Presidente – un contributo significativo ai valori essenziali della comunità nazionale raccolti nella nostra Costituzione, a partire da quelli della partecipazione e della coesione: meritano impegno in questo tempo di cambiamento. Vi auguro giornate proficue”.
L’incontro di Verona
L’appuntamento di Verona è stato presentato con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Roberta Vincini e Francesco Scoppola, Presidenti del Comitato nazionale Agesci, l’Assessore alle Politiche giovanili e di partecipazione del Comune di Verona Jacopo Buffolo, l’Assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e il Vice Comandante della Polizia Locale Claudio Marai.
“Verona è orgogliosa di ospitare un evento di tale importanza, sia per numero di partecipanti, sia per contenuti e temi trattati. – spiega l’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi – Sarà l’occasione per condividere con la città il tema della felicità, al centro del raduno nazionale Agesci. Verona, già nota per ospitare numerosi eventi internazionali, non può che essere orgogliosa per questo nuovo appuntamento per il quale metteremo in campo tutte le nostre competenze professionali. Infine, si tratta di una grande opportunità per la città: come assessora alla Sicurezza spesso mi confronto con situazioni critiche che coinvolgono giovani”.
“Fin dall’inizio, insieme al Sindaco Tommasi, abbiamo fortemente voluto ospitare la Route nazionale capi scout poiché rappresenta una grande opportunità per Verona. – aggiunge l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo – Accogliere nella nostra città decine di migliaia di capi scout significa riconoscere l’impegno educativo gratuito e volontario di migliaia di ragazze e ragazzi nella nostra città e nel nostro paese. L’evento sarà un’occasione importante per essere al centro di un dibattito educativo e valoriale che dalla crescita e la cura del bene comune porta alla generazione di felicità”.
“Numerosi sono gli obiettivi di questo incontro – hanno dichiarato, infine, Roberta Vincini e Francesco Scoppola, Presidenti del Comitato nazionale Agesci – dal coinvolgere i capi dell’Associazione in un’esperienza fortemente motivante che possa regalare un tempo di qualità, nuove energie, nuove parole, nuovi contenuti per l’educazione; all’offrire un’occasione unica di confronto sugli orientamenti educativi e sociali attuali; dal valorizzare il contributo dei 50 anni di storia dell’Agesci e posizionare l’Associazione nella società e nella Chiesa come attore importante di cambiamento nel presente; all’identificazione di nuove risposte, nuovi equilibri e nuovi assetti di fronte alle sfide educative attuali”.