Potenziare le opportunità operative, ridurre la burocrazia, incrementare le risorse finanziarie. Con il grande obiettivo di proteggere le tantissime aziende italiane che da anni hanno rapporti commerciali con la Cina. Al centro del viaggio del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel Paese asiatico (conclusosi ieri) si è parlato dunque non solo delle tensioni geopolitiche in atto in Ucraina e in Medioriente, ma anche (e soprattutto) di economia. Una cinque giorni, quella del Premier, che è stata anche l’occasione per ricomporre i rapporti tra Roma e Pechino dopo la decisione del governo italiano di abbandonare il progetto oramai noto come ‘Via della Seta’.
L’incontro con Chen Jining
Ieri il Primo Ministro ha avuto l’ultimo incontro istituzionale in agenda: un colloquio con Chen Jining, Segretario del Partito comunista cinese della municipalità di Shanghai.
Al centro dell’agenda i rapporti economico-commerciali con la Provincia di Shanghai, che ospita la più ampia comunità imprenditoriale italiana nel Paese. Condivisa tra i due la volontà di rafforzare la collaborazione in settori chiave quali l’industria, l’innovazione, il turismo e la cultura. Una particolare attenzione è stata dedicata al sostegno e al consolidamento dei reciproci investimenti a partire dal tessuto delle piccole e medie imprese. “Il nostro obiettivo è rafforzare la cooperazione tra le nostre azioni, cooperazione economica e commerciale, culturale, scientifica e farlo in un’ottica anche di riequilibrio dei nostri rapporti oltre ad aiutare e sostenere le aziende italiane che già da tempo hanno deciso di investire in Cina e che, particolarmente a Shanghai, hanno contribuito allo sviluppo di questa straordinaria realtà” le parole di Meloni nel corso del bilaterale alla Grand Hall di Shanghai.
“Rapporti d’amicizia”
Quest’anno segna due importanti anniversari: il ventesimo anniversario del Partenariato strategico tra Italia e Cina e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo. “Queste ricorrenze”, le parole del Premier, “definiscono i contorni della nostra cooperazione e la profondità dei nostri rapporti e della nostra amicizia. Ci è sembrato che fosse l’occasione giusta per aprire una nuova fase nei rapporti tra Italia e Cina. Lo abbiamo fatto con la firma del Piano d’azione per i prossimi tre anni, 2024-2027, e abbiamo firmato diverse intese a livello bilaterale che da una parte hanno l’obiettivo di rafforzare la cooperazione già in atto e dall’altra immaginano nuovi ambiti per la nostra cooperazione strategica”.
Il Premier ha quindi evidenziato l’importanza di questa città per la comunità imprenditoriale italiana: “Shanghai ospita la più grande comunità imprenditoriale italiana in Cina, con molte aziende rappresentate. Questa città è gemellata con Milano dal 1979, e auspichiamo che le autorità locali ci aiutino a implementare ulteriormente la cooperazione economica”.
“Partner strategici”
Soddisfatto anche Chen Jining che ha sottolineato l’importanza della presenza del Primo Ministro italiano. “Siamo onorati che lei abbia scelto Shanghai come una tappa durante la sua visita in Cina, il che riflette l’importanza che attribuisce a questa città. La Cina e l’Italia sono entrambe antiche civiltà e partner strategici globali con ampi interessi comuni e una profonda base di cooperazione di cui Shanghai, come governo municipale, è anche un punto molto importante. Qui ci sono quasi 1.200 imprese italiane. L’interscambio Shanghai-Italia rappresenta quasi il 20% dell’interscambio totale tra Cina e Italia. Vogliamo continuare a contribuire alla cooperazione tra i nostri Paesi”.
Dopo la missione in Cina che si è conclusa ieri, Meloni sarà oggi a Parigi per una visita a Casa Italia in occasione delle Olimpiadi.