“Garantire certezza della pena ed efficacia dei percorsi di reinserimento in società attraverso la triplicazione del budget, con un investimento da 15 milioni di euro”. Così il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto ieri sul tema delle condizioni delle carceri italiane, in concomitanza della conferenza stampa, tenuta nella sede nazionale di Forza Italia, dove hanno partecipato anche il Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani insieme al Segretario nazionale del Partito Radicale, Maurizio Turco. Proseguendo nel suo discorso, Nordio ha affermato che “come ricordato dal Presidente Mattarella, il carcere non deve diventare un luogo dove si perde ogni speranza né trasformarsi in una palestra criminale. Abbiamo già fatto molto, ma c’è ancora tanto da fare”.
Le cose fatte
“Ho chiesto ai miei Uffici – ha proseguito il Ministro – una ricognizione sugli interventi realizzati in questo anno e mezzo. Gli educatori sono aumentati da 905 a ottobre 2022 a 1.089 al 1° luglio 2024, su un totale previsto di 1.099 unità. I funzionari contabili sono passati da 530 a 641 su una pianta organica di 739 unità. I funzionari mediatori culturali sono aumentati da 3 a 61 su una pianta organica di 67 unità. I dirigenti penitenziari sono saliti da 226 a 260, e si aggiungeranno 51 unità del secondo corso per consiglieri penitenziari che terminerà a novembre e 18 unità del terzo corso avviato l’8 luglio”.
Bando a settembre
Continuando a parlare della situazione attuale, Nordio ha spiegato che “attualmente ci sono 330 dirigenti penitenziari su un organico di 350 unità. A settembre bandiremo un concorso per altre 14 unità. L’organico dei dirigenti penitenziari è stato ampliato da 300 a 350 unità e sono state create due nuove posizioni per dirigenti generali nei Provveditorati. Abbiamo assunto 6 dirigenti tramite scorrimento delle graduatorie. Gli assistenti tecnici sono aumentati da 170 a ottobre 2022 a 311 oggi, e i contabili dell’area 2 sono passati da 186 a 202 nello stesso periodo. Per il comparto Funzioni Centrali, è stata introdotta un’indennità aggiuntiva mensile per chi lavora negli istituti penitenziari”. “Sono stati assunti – ha proseguito – 132 allievi commissari e, con il Dl del 4 luglio, è previsto lo scorrimento di 22 unità aggiuntive. È in corso un concorso per 60 commissari e, per gli ispettori, è iniziato un corso di formazione per 411 unità, con uno scorrimento di 48 unità previsto. Sono state effettuate progressioni interne per 691 unità. Da ottobre 2022, sono state aggiunte 1.852 unità nel ruolo dei sovrintendenti, con procedure concorsuali in corso per 1.130 posti. Gli agenti assistenti sono aumentati di 3.333 unità e un nuovo corso di formazione per 958 uomini e 428 donne è iniziato il 22 luglio. È stato indetto un concorso per 2.568 unità e sono state assunte 3.876 unità esterne, che con il 184° corso saliranno a 5.262. Oltre 2.500 unità hanno beneficiato di progressioni interne. Queste azioni, insieme a un piano per l’edilizia penitenziaria in avvio, sono solo l’inizio. Sono previsti concorsi per 30 Funzionari Tecnici e per assistenti tecnici, e si stanno programmando incontri con i Garanti e visite agli istituti penitenziari” ha concluso Nordio.
Nessuna amnistia
Il Ministro Tajani, cercando di sedare anche le polemiche degli ultimi giorni sorte all’interno della maggioranza proprio sul tema carcerario, ha ricordato come “non abbiamo mai proposto l’amnistia; questa è una posizione del Partito Radicale, non del Governo né di Forza Italia. È importante non confondere le condizioni carcerarie con il diritto penale: migliorare le condizioni nelle carceri non significa essere lassisti o ridurre le pene. Il problema si risolve migliorando le condizioni di vita negli istituti, garantendo un trattamento dignitoso per detenuti e personale. La pena deve essere scontata, ma il carcere deve anche svolgere una funzione rieducativa senza peggiorare la situazione dei reclusi”. Tajani ha sottolineato che “l’emergenza carceraria è una priorità per il governo e per Forza Italia”. Il leader di Forza Italia ha sottolineato il problema dell’aumento dei suicidi tra i detenuti e ha spiegato che l’esecutivo del premier Giorgia Meloni sta cercando di affrontare la difficile situazione causata da un’edilizia carceraria obsoleta e dal sovraffollamento. “Forza Italia – ha proseguito il Vicepremier – insieme al Partito Radicale, ha quindi elaborato un documento e organizzerà visite nelle carceri italiane durante l’estate, con incontri con direttori, detenuti, operatori e giudici di sorveglianza”. Tajani ha inoltre posto l’accento anche sul problema del suicidio tra gli agenti della Polizia Penitenziaria e ha sollecitato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ad accelerare il rinnovo del contratto per questi ultimi. “La posizione di Forza Italia – ha ribadito Tajani – non è polemica ma costruttiva”.
La posizione dei Radicali
A commentare l’emergenza carceraria, durante la conferenza, anche Maurizio Turco, per il quale “il documento firmato con Forza Italia, mirato a esaminare e affrontare le problematiche delle carceri italiane, rappresenta un primo passo importante. Tuttavia, siamo consapevoli che saranno necessarie ulteriori attività di approfondimento. La situazione delle strutture carcerarie italiane”, ha concluso il segretario dei Radicali, “è sempre stata critica, sia per i detenuti che per il personale che vi lavora”.