sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Il 64% degli italiani vuole più negozi in città

L'analisi della Confcommercio

Gli italiani preferiscono abitare in quartieri ricchi di esercizi di prossimità. Questo è quanto emerge da un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con SWG nell’ambito del progetto Cities, che studia la desertificazione commerciale nelle città italiane e il valore sociale delle economie di prossimità.

La presenza di negozi è l’elemento che suscita maggiore soddisfazione tra i cittadini, superando perfino la disponibilità di spazi verdi e di servizi pubblici come scuole e ospedali. Per l’88% degli intervistati, la vicinanza dei negozi è determinante nella scelta del quartiere in cui vivere, a fronte di solo un 10% che preferirebbe una zona esclusivamente residenziale. Inoltre, la presenza di negozi incide notevolmente sui valori immobiliari: un immobile in un’area commerciale ben servita può aumentare il suo valore del 20%, mentre in una zona in fase di desertificazione potrebbe perderne il 15%, con un differenziale complessivo di oltre un terzo. Gli esercizi di prossimità non solo soddisfano le esigenze quotidiane, ma giocano un ruolo cruciale nel rafforzare il tessuto sociale delle comunità.

Quasi due terzi degli intervistati (64%) ritengono che i negozi locali siano fondamentali per favorire l’incontro e l’appartenenza alla comunità. Inoltre, vengono percepiti come presidi di sicurezza (57%) e cura dello spazio pubblico (54%). Quando si tratta di consumi quotidiani, come farmaci (64%) e tabacchi (59%), gli italiani preferiscono acquistare nei negozi vicini alla propria abitazione. Tuttavia, per beni come abbigliamento (64%) e prodotti di elettronica (53%), prevalgono i centri commerciali e le grandi strutture distributive.

La chiusura dei negozi è una fonte di preoccupazione e tristezza per molti italiani, soprattutto al Nord e nelle città di medie dimensioni. La percezione della desertificazione commerciale è associata a un forte sentimento negativo: il 22% degli intervistati sarebbe disposto a cambiare abitazione se il fenomeno si aggravasse nella propria zona. L’83% dichiara di provare tristezza di fronte alla chiusura dei negozi locali, mentre il 74% ritiene che ciò incida negativamente sulla qualità della vita. Inoltre, il 56% degli intervistati pensa che un negozio chiuso difficilmente verrà rimpiazzato.

Differenze geografiche

La percezione della desertificazione commerciale varia significativamente tra diverse aree geografiche e dimensioni urbane. Al Nord, il 43% degli abitanti segnala processi di desertificazione, mentre al Sud questa percentuale scende al 31%. Le chiusure sono più avvertite nelle città di medie dimensioni (tra 100 e 250 mila abitanti) rispetto a quelle più piccole (tra 30 e 100 mila abitanti). Nei grandi centri urbani, la desertificazione è sinonimo di degrado urbano e riduzione della sicurezza, mentre nei piccoli centri indica prevalentemente una diminuzione delle opportunità di lavoro e delle occasioni di socialità. Al Nord, i timori sono legati all’aumento del degrado e all’esclusione degli anziani, mentre al Sud prevalgono le preoccupazioni per le ricadute occupazionali e il rischio di spopolamento.

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