“La nostra volontà è quella di mettere in campo un progetto di risanamento e investimento strategico”. Si potrebbe riassumere così il pensiero del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo la firma del protocollo d’intesa con il commissario straordinario di Governo per il sito Bagnoli-Coroglio e il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Durante la presentazione del programma, che intende risanare a livello ambientale e urbano la zona dell’internal napoletano, il Premier ha sottolineato come questo sia solo un primo passo: “C’è ancora molto da fare e i problemi sono numerosi, ma la volontà politica è presente. Stiamo trovando le risorse per affrontare le questioni più serie e abbiamo una visione a medio-lungo termine. Siamo determinati a lavorare intensamente. Dimostreremo – ha proseguito – a coloro che credevano che questi territori fossero senza speranza e destinati a rimanere in una condizione di assistenzialismo che si sbagliavano profondamente”.
L’investimento che l’esecutivo Meloni è pronto a destinare per risanare l’area supera il miliardo di euro: “Rivendico la decisione di questo governo di destinare 1 miliardo e 218 milioni di euro di risorse della coesione a questo progetto. Secondo le stime, il complesso degli interventi previsti entro il 2031 creerà un indotto occupazionale di oltre 10.000 posti di lavoro, includendo sia lavoratori diretti che indiretti. Ma questo è un investimento strategico per il Sud, la Campania e l’Italia intera”.
Lavoro di squadra
Per il Presidente del Consiglio, a Bagnoli “insieme alle amministrazioni locali, è stato realizzato un efficace lavoro di squadra che pone le basi per affrontare la più ambiziosa opera di risanamento ambientale e rigenerazione urbana d’Europa. La sfida consiste nel trasformare un’area abbandonata e inquinata, simbolo dell’incapacità istituzionale di fornire soluzioni, in un moderno polo turistico, balneare e commerciale all’altezza della Campania e di Napoli” con un progetto strategico che, ha aggiunto la numero uno di Palazzo Chigi, “siamo riusciti a concepire e realizzare grazie alla riforma delle politiche di coesione attuata da questo governo. Questa riforma si basa su una visione chiara: utilizzare tutte le risorse necessarie per ridurre i divari tra i territori e concentrare tali risorse su progetti strategici e grandi investimenti, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia. Si tratta di risorse estremamente preziose, che in passato non sono sempre state spese o impiegate per interventi strategici”. Una soluzione, questa pensata per Bagnoli-Coroglio, che arriva a sanare un divario che si è creato tra istituzioni e popolazione. Secondo Meloni “oggi le istituzioni e lo Stato sono a Bagnoli per affrontare un problema che persiste da anni, uno di quelli che hanno fatto perdere ai cittadini la speranza di un cambiamento. Tuttavia, credo che la vera politica debba mettersi alla prova con obiettivi difficili, non con quelli facili”.
Proseguendo il suo discorso, il Primo Ministro ha ricordato come “Il Mezzogiorno ha bisogno di strumenti che gli permettano di competere ad armi pari e di dimostrare il suo valore e merito. Abbiamo indirizzato i nostri interventi proprio in questa direzione, e si iniziano a vedere risultati. Secondo i dati Svimez – ha continuato – il Pil del Sud è cresciuto di mezzo punto percentuale oltre la media nazionale, un fatto che non si verificava dal 2015. L’occupazione nel Sud è aumentata del 2,6%, rispetto al tasso medio nazionale dell’1,8%. Il dato che mi rende più orgogliosa è l’incremento degli investimenti in opere pubbliche e infrastrutture strategiche, passati da 8,7 miliardi nel 2022 a 13 miliardi nel 2023, con un aumento di circa il 50%. Queste infrastrutture sono fondamentali per garantire pari diritti e opportunità ai cittadini e al territorio”.
Il Governatore De Luca
Presente, all’arrivo del Premier presso l’auditorium di Porta del Parco a Bagnoli, anche il Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il Presidente della Regione ha accolto Meloni dicendo “sono ‘il civile’ De Luca: le rinnovo il mio benvenuto”. Tra i due non scorre buon sangue ma, nonostante ciò, il Presidente del Consiglio ha risposto con un “grazie” al saluto del Governatore, cercando di scrivere la parola fine alle polemiche nate a Caivano, qualche settimana fa, dopo il famoso “Presidente De Luca, sono quella ‘str***a’ della Meloni. Come sta?”. Rispondendo ai reporter presenti, il Governatore non ha mancato, però, di lanciare qualche frecciatina nel suo stile: “Se devo fare un’osservazione, possiamo dire che abbiamo mantenuto una coerenza rispetto a una pratica comune in queste zone: c’è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie. Pertanto, ho voluto partecipare a questa bella cerimonia, essendo il principale cacciatore di soldi”, commentando con un sorriso l’invito della Premier nei suoi confronti a salire sul palco per le foto di rito alla fine dell’iniziativa, di non cercare inviti sui palchi: “Sono stato chiamato alla fine per celebrare l’arte, e da questo punto di vista mi considero un poeta”.