Un day after ad alta tensione quello di ieri tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la Segretaria del Partito democratico Elly Schlein che all’indomani dei risultati dei ballottaggi hanno utilizzato parole forti. Se da un lato il Premier nel corso di un video su Facebook ha spostato l’attenzione non sul responso delle Amministrative, ma sul tema dell’Autonomia differenziata e sul Premierato criticando le opposizioni “che parlano con toni da guerra civile, dall’altro la dem ha rivendicato il “6-0 ottenuto alle urne”, facendo riferimento alla ‘conquista’ dei sei capoluoghi di regione, ma ribattendo a muso duro alle parole di Meloni.
“Campagna d’odio”
Entrando nei dettagli di quanto accaduto ieri, Meloni ha denunciato tramite i propri social quella che ha definito una “campagna d’odio” portata avanti dalle opposizioni, richiamando in particolare le parole della Deputata del Movimento Cinque Stelle, Susanna Cherchi. “Alla Camera dei Deputati una parlamentare grillina ha evocato per noi piazzale Loreto, in pratica io dovrei essere massacrata e appesa a testa in giù”, le parole del Premier. Utilizzare questo riferimento, ha spiegato Meloni, rappresenta un’escalation nei toni del dibattito politico che non può essere tollerata. Il Premier ha anche accusato la Sinistra di “mandare in giro liste di proscrizione dei parlamentari del Sud che hanno approvato l’Autonomia differenziata per incitare all’odio contro di loro”. Attacchi che per il Presidente del Consiglio vanno interpretati come una difesa dello status quo da parte dell’opposizione, che a suo avviso avrebbe garantito privilegi a una minoranza a scapito della maggioranza degli italiani.
Ribadito l’impegno
Meloni ha comunque ribadito il suo impegno e quello del suo governo nel portare avanti le riforme istituzionali promesse, nonostante le critiche e gli attacchi. “Noi abbiamo assicurato che avremmo cambiato le cose e andremo avanti con il sorriso e determinazione senza farci intimorire, sempre e solo nell’interesse della nazione”.
Un passaggio il Premier lo ha dedicato anche al tema del Premierato: “Le opposizioni ci accusano di deriva autoritaria, poi si scopre che lo proponeva anche il Pds di Achille Occhetto circa 30 anni fa, in pratica lo stesso Occhetto era molto più avanti di Elly Schlein”.
“Proposta alternativa”
Inutile dire che le parole di Meloni non sono piaciute alla Schlein che nel corso di una conferenza stampa indetta al Nazareno è tornata a contestare l’Autonomia differenziata: “Toni da guerra civile? Non so a chi si riferisca Meloni, noi stiamo facendo una battaglia di merito, accanto a una critica illustriamo una nostra proposta alternativa. Capisco sia difficile accettare la sconfitta sonora di lunedì, ma non si può riferire a noi parlando di toni da guerra civile. Stiamo facendo di tutto per fermare questa riforma perché è qualcosa che spacca in due il Paese. È una riforma fatta senza fondi e che aumenterà le diseguaglianze del Paese”.
“Coalizioni vincenti”
Per la Segretaria Dem quanto detto da Meloni potrebbe essere un tentativo di distrarre l’attenzione dai risultati dei ballottaggi, che hanno premiato la Sinistra: “Stiamo parlando di risultati positivi, una vittoria straordinaria nei capoluoghi di regione al voto, un 6-0 tennistico, che ci dà slancio e speranza per il lavoro che ci aspetta e che dimostra che lavorando uniti le destre si possono battere. Questi risultati dimostrano che siamo in grado di costruire delle coalizioni vincenti”. Schleinha poi risposto duramente anche al Presidente del Senato Ignazio La Russa che ha proposto l’abolizione dei ballottaggi dopo i risultati delle Amministrative: “Non è che quando si perde si aboliscono le elezioni. Non è colpa degli elettori se la Destra ha perso, è colpa loro. Noi non ci stiamo, e troviamo grave e sconveniente che la seconda carica dello Stato parli di cambiare le regole a pochi minuti dalla sconfitta. Manca il senso delle istituzioni”.