mercoledì, 26 Giugno, 2024
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Sanità, che fare?

Alcune riflessioni per poter dare ai cittadini le risposte alla loro richiesta di salute e di benessere

Una volta si era soliti dire: Basta che c’è la salute, il resto non importa.
Oggi questo bene primario viene messo continuamente in pericolo da guerre, catastrofi ambientali causate da strani cambiamenti climatici e da malattie di vario genere.
I cittadini spaventati e disorientati cercano ascolto e rassicurazione in primis dai medici di famiglia, questa categoria purtroppo oggi è in via di estinzione; una volta questa figura era una istituzione, la conoscenza che aveva del vissuto familiare, l’esperienza e in particolare la visita medica alla quale sottoponeva tutti i suoi pazienti erano fondamentali per capire e risolvere i loro problemi, a volte bastava la sola sua presenza e ogni malanno o stato ansioso veniva meno.

Intasamento dei pronto soccorso
Oggi purtroppo questo non avviene più, pare che i giovani medici generalisti, oberati dal crescente carico burocratico, dalle limitazioni date dalle Asl nel prescrivere accertamenti o farmaci, minacciati spesso nel loro lavoro da pazienti saccenti, prepotenti e talvolta violenti, non vedono l’ora di scappare dagli ambulatori e moltissimi hanno ridotto la loro presenza settimanale nei loro studi e quasi tutti spariscono dal venerdì mattina per poi ricomparire il lunedì successivo.
Questo è una delle tante cause, forse la principale, di intasamento dei pronto soccorso in Italia, dove la gente si rivolge in massa e spesso con violenza anche per semplici problematiche.
Va ricordato che chiunque va al pronto soccorso viene sottoposto a un prelievo di sangue, visitato da un medico e anche in caso di un semplice trauma viene indirizzato per motivi legali a indagini strumentali costosissime quali TAC e/o Risonanza magnetica; tutto questo a discapito di chi deve fare controlli periodici per malattie gravi quali quelle tumorali.
Non sarebbe opportuno far pagare un ticket a chi ha patologie semplici e non urgenti che al Triage del Pronto Soccorso vengono classificate con il codice verde o azzurro?
Ricordo che qualche anno fa nella mia città era operante durante l’estate un Servizio di Guardia Medica Turistica GRATUITO.
Già la mattina all’alba numerosi villeggianti insonni e nulla facenti, erano già in fila per la ripetizione delle ricette o per farsi controllare la sola pressione arteriosa.
Dopo alcuni anni finalmente a qualcuno venne in mente di far pagare un piccolo ticket di 10 mila lire; sapete come andò a finire? La Guardia Medica Estiva fu soppressa per mancanza di persone veramente ammalate.

Uno dei problemi
Purtroppo questo del Pronto soccorso è solo uno dei tanti problemi che affliggono la Sanità italiana, è risaputo che in questo settore vengono investiti ingenti capitali, all’incirca l’ottanta % della spesa pubblica totale, pare che in Italia lo stato spenda per ogni cittadino circa 3000 euro all’anno quando in molte altre nazioni europee come la Svizzera non si superano i 2000 euro.
Vi sembra normale tutto questo?
Si è arrivati a dare un contributo economico anche per trattamenti psicologici ai giovani disoccupati depressi o agli studenti traumatizzati per aver ricevuto un 4 a scuola da un professore poco sensibile alle problematiche della gioventù moderna.
Qualcuno ha pensato di migliorare la Sanità creando nuove strutture come gli ospedali di comunità che dovrebbero essere di aiuto agli ospedali già esistenti, siamo sicuri che saranno utili e funzionali o sarà l’ennesimo spreco di denaro pubblico che andrà a pesare sulle future generazioni?
Ho il timore che la Sanità sia diventata un enorme colabrodo dove vengono sperperati migliaia di miliardi di euro senza ricevere un adeguato beneficio, mi chiedo cosa fare?

Riforma sanitaria
Arrivati a questo punto a mio modesto parere, sarebbe opportuno rinchiudere per un mese in una località tranquilla e segreta 3 Medici di Famiglia, 3 Medici Ospedalieri, 3 Medici Universitari, 3 Medici Specialisti ambulatoriali, 3 Medici operanti nelle Case di Cura e/o strutture private e 3 Politici Illuminati, sperando che ce ne siano ancora, per poter gettare le basi della futura riforma sanitaria a partire dalla Medicina di Famiglia.
Al termine di questa fase di studio e programmazione sarebbe opportuno un incontro con i rappresentanti delle Industrie Farmaceutiche e con le Compagnie di assicurazione per definire un accordo valido, corretto, e duraturo.
Solo operando in questo modo si potranno riformare sia la Sanità pubblica che quella privata in modo da poter dare ai cittadini italiani le giuste e adeguate risposte alla loro richiesta di salute e di benessere.

NB. I medici che verranno chiamati per questo importantissimo lavoro di rinnovamento della nostra Sanità dovranno avere i seguenti requisiti: Età matura, Conoscenza, Esperienza e comprovata correttezza sia nell’attività lavorativa sia nella vita pubblica.

P.S. Avendo tutti i titoli richiesti, mi candido fin da ora per poter prendere parte agli incontri necessari per la realizzazione della futura Riforma Sanitaria, non chiederò alcun compenso economico ma solo il rimborso per le spese di viaggio, vitto e alloggio.

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