Il consumo di prodotti del tabacco è la principale causa di mortalità prevenibile ed è un rilevante fattore di rischio possibile di malattie non trasmissibili come cancro, malattie polmonari e cardiache. Più di 8 milioni di persone muoiono ogni anno a causa del consumo diretto di tabacco; anche l’esposizione al fumo passivo è dannosa per la salute, causando annualmente circa 1,2 milioni di morti nel mondo. A livello globale almeno 37 milioni di giovani di età compresa tra 13 e 15 anni utilizzano qualche forma di tabacco. Nella Regione Europea dell’OMS, l’11,5% dei ragazzi e il 10,1% delle ragazze di età compresa tra 13 e 15 anni sono consumatori di tabacco (4 milioni).
Il 31 maggio di ogni anno l’Organizzazione mondiale della sanità celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco (World No Tobacco Day 2024), allo scopo di evidenziare i rischi per la salute associati al consumo di tabacco e sostenere politiche efficaci per ridurne il consumo. La tematica proposta dall’OMS per il 2024 mira a proteggere i bambini e ragazzi e a sensibilizzare l’opinione pubblica anche sul rischio derivante dalle strategie di marketing delle industrie del tabacco.”Protecting children from tobacco industry interference” (Proteggere i bambini dalle interferenze dell’industria del tabacco), questo il messaggio della campagna OMS 2024, che sui social media segue la strategia “per i giovani, attraverso i giovani”.
Il tabacco in cifre
In Italia sono attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro (Tobacco Atlas – VI edizione), di cui circa 43.000 per tumori. Secondo i dati di due diverse indagini dell’Istituto Superiore di Sanità – ISS (per gli adulti la sorveglianza Passi, per i giovani l’indagine sul consumo di tabacco e nicotina negli studenti nell’anno scolastico 2023-2024), la maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni non fuma (59%) o ha smesso di fumare (17%), ma ancora un italiano su quattro è fumatore (24% – nel 2008 era il 30%). Questa percentuale cresce però tra i giovani, di cui il 30,2% usa almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica. Sempre tra i giovani raddoppia il policonsumo, cioè l’utilizzo contemporaneo di diversi prodotti. Inoltre, i più recenti dati ISTAT mostrano che i fumatori sono il 19,3% della popolazione di età superiore ai 14 anni, di cui il 23,1% uomini e il 15,7% donne.
Nuovi scenari
Anche la diffusione sul mercato negli ultimi anni di nuovi prodotti a base di nicotina (dalle sigarette elettroniche ai prodotti del tabacco di nuova generazione) rappresenta motivo di preoccupazione per la salute pubblica per i possibili effetti sulla salute legati all’eventuale presenza di sostanze pericolose o potenzialmente dannose in tali prodotti e anche nelle loro emissioni. Questo non fa che confermare l’attualità della strategia di contrasto al tabagismo che resta una priorità per il nostro Paese e si basa su tre elementi fondamentali: tutelare dalle emissioni i non consumatori, prevenire l’iniziazione, sostenere la cessazione.
Strategie di intervento
Tale strategia richiede politiche intersettoriali e comprende interventi normativi, azioni di promozione della salute e prevenzione, sviluppo di metodologie e farmaci per favorire la cessazione. La prevenzione del tabagismo è una delle aree del Programma nazionale “Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari” ed è presente in diversi programmi del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, con un approccio intersettoriale che prevede il coinvolgimento attivo di Amministrazioni centrali, regionali, locali sia interne per agire su quello che è il principale fattore di rischio di malattie croniche. La strategia nazionale si sviluppa su diverse direttrici come il sostegno, il monitoraggio e l’ampliamento della legislazione di controllo del tabagismo, per proteggere la salute dei non fumatori (soprattutto nei più giovani). Accanto alle azioni già pianificate nei diversi setting di intervento nei Piani Regionali della Prevenzione, molte Regioni hanno previsto specifiche iniziative per il 31 maggio per coinvolgere i ragazzi nelle scuole, esortandoli a riflettere sulle tattiche dell’industria del tabacco, per sensibilizzare e motivare alla cessazione nei luoghi di lavoro o per fornire informazioni sull’offerta dei Centri Antitabacco presenti nei diversi territori.