mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Piano Mattei, Tajani chiama a raccolta i liberi professionisti per creare un ponte tra Italia e Africa

Il Ministro all’Annual International Meeting organizzato da Confprofessioni e da Aprinternational

“Sul Piano Mattei i professionisti italiani possono avere un ruolo molto importante nella ‘diplomazia della crescita’”. Parole del Ministro degli Esteri Antonio Tajani pronunciate in merito al progetto strategico di diplomazia, cooperazione allo sviluppo e investimento dell’Italia per rafforzare e rinnovare i legami con il continente africano. Un intervento molto atteso quello del Vicepremier all’interno della seconda edizione dell’Annual International Meeting, organizzato da Confprofessioni e da Aprinternational, dove si è tornato a parlare di temi di stretta attualità, soprattutto in vista delle Europee e del G7 in programma a Borgo Egnazia, in Puglia, dal 13 al 15 giugno.

Il Piano Mattei dunque è stato il grande protagonista dell’incontro che i è tenuto a Roma, a Palazzo Rospigliosi. Tajani ha presenziato al fianco del Presidente della Confprofessioni Gaetano Stella per aggiornare personalmente sugli avanzamenti del progetto, affiancato tra gli altri dal Consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio Fabrizio Saggio e dal Presidente della Quarta Commissione Permanente per le Politiche dell’Ue Giuliomaria Terzi di Sant’Agata.

Ulteriori manovre

Com’era già emerso nei mesi scorsi, il Piano Mattei procede senza ostacoli, e dalle parole del Ministro si è inteso che il governo è pronto a delle manovre ulteriori anche con l’aiuto dei tanti liberi professionisti, affinché il loro intervento possa garantire una crescita non soltanto nella formazione di un personale africano specializzato, ma soprattutto negli investimenti esteri effettuati dalle nostre aziende nel continente, magari convincendo anche qualche impresa africana a dirigersi verso la Penisola. Nel nome della ‘Concretezza’, una delle tre innovazioni enunciate dal Premier Giorgia Meloni durante la prima seduta della Cabina di Regia a marzo, Tajani ha anche annunciato che a metà giugno ci sarà “un’incontro operativo” per finalizzare l’ingresso strategico dei liberi professionisti. Tutto ciò non avverrà prima che siano terminati le Europee e il G7, dove l’Africa resterà comunque “uno dei punti all’ordine del giorno”.

Manodopera italiana

Ma al convegno c’è stato spazio anche per altri discorsi di grande interesse. Tra i tanti interventi si segnala quello di Gaetano Stella, che ha ribadito le parole del Ministro esprimendosi sull’urgenza di “formare una manodopera italiana qualificata a favore delle nostre industrie, oggi altamente svantaggiate dal calo demografico”. Ciò riapre il dilemma della futura gestione dei flussi migratori, nodo strategico centrale oltre alla questione energetica, che è stata invece affrontata da Valeria Talbot, Senior Research Fellow e Direttrice dell’ISPI, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale. “L’Italia mira a diventare un hub energetico dal Nordafrica verso l’Europa”; questa la sintesi più rilevante del suo intervento, ribattuta indirettamente anche dall’ambasciatore Giuseppe Morabito, il quale ha dichiarato che il Piano Mattei “inverte il paradigma per cui la cooperazione si fa solo con i Paesi più poveri”.

Piattaforma Aprilink

A concludere la giornata di confronto c’è poi stata una terza conferenza per lanciare ufficialmente la piattaforma Aprilink, app social gratuita sviluppata da Aprinternational e Confprofessioni per raccogliere tutto il network di esperti e professionisti in un’unica matrice, la cui banca dati è indipendente da quella di Meta. “Un servizio geolocalizzato che incrocia LinkedIn e la pagina home di Facebook”; così l’ha definito Luigi Carunchio, Presidente di Aprinternational. Uno strumento agile e veloce che dimostrerebbe ulteriormente la concretezza dell’impegno profuso a favore di quanto già auspicato da Tajani.

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