mercoledì, 26 Giugno, 2024
Economia

Confindustria: l’economia cresce, ma a velocità diverse

Secondo la Congiuntura flash del Centro studi di Confindustria, l’economia italiana è in crescita, ma a velocità diverse: turismo record, bene servizi ed export netto, male l’industria. Aumenta ancora il lavoro, ma salgono anche le ore autorizzate di Cassa Integrazione. Per il petrolio un prezzo alto ma in moderazione, l’inflazione UE tiene alti i tassi della Bce. Nei trasporti di merci via mare: rotte più lunghe e costi elevati. Eurozona in risalita, Usa in frenata, bene la crescita in Cina.

I numeri

Nel primo trimestre del 2024, il Pil italiano ha registrato una crescita dello 0,3%, un dato che sottolinea una ripresa economica irregolare. Mentre il turismo, i servizi e l’export netto hanno mostrato segni positivi, l’industria e i consumi di beni continuano a soffrire. Per Il Centro studi di Confindustria, il turismo ha raggiunto livelli record, con un aumento del 20% della spesa turistica straniera nei primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche i servizi hanno registrato una crescita moderata del 2,3% nel primo trimestre, nonostante un calo del 3,2% a marzo registrato da RTT (CSC-TeamSystem). Il PMI dei servizi è leggermente sceso in aprile (54,3 da 54,6), ma continua a indicare una crescita complessiva.D’altra parte, la produzione industriale ha subito una contrazione del 0,5% a marzo, con una riduzione totale dell’1,3% nel primo trimestre. Questo declino è accompagnato da una diminuzione delle scorte e da indicatori negativi per aprile, come il calo dell’HCOB PMI a 47,3 da 50,4, segnalando una contrazione del settore manifatturiero.

Trasporti

Le difficoltà nei trasporti globali di merci e l’energia ancora costosa hanno impattato negativamente l’economia. I tassi di interesse rimangono ai massimi storici, limitando l’accesso al credito sia per le famiglie che per le imprese. Questo contesto ha portato a un calo della fiducia, con le famiglie e le imprese che mostrano preoccupazione per il futuro economico.

Inflazione

In Italia, l’inflazione ad aprile è rimasta bassa (+0,8%), con un rallentamento del calo dei prezzi energetici (-12,1% annuo, rispetto al -24,7% di fine 2023) e una moderata crescita dei prezzi core (+2,1%). Tuttavia, il credito continua a non supportare adeguatamente i consumi e gli investimenti. A marzo, l’Indice dei Consumi di Confindustria (ICC) ha evidenziato una frenata dei consumi, con le vendite al dettaglio in calo dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nel primo trimestre. La fiducia delle famiglie è scesa per il secondo mese consecutivo ad aprile, mentre gli ordini delle imprese per beni strumentali hanno continuato a diminuire, indicando un inizio negativo del secondo trimestre.

Il mercato del lavoro ha mostrato segnali di miglioramento nel primo trimestre, con un aumento dello 0,2% del numero di occupati. Questo risultato include un incremento di 133mila dipendenti a tempo indeterminato (+0,8%) e una diminuzione di 72mila lavoratori temporanei (-2,5%), mentre gli autonomi sono rimasti stabili. Tuttavia, l’aumento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG) dell’8,6% rispetto al primo trimestre del 2023 indica una certa difficoltà nell’utilizzo dell’input di lavoro. Le retribuzioni contrattuali nel settore privato sono aumentate significativamente: +4,7% nell’industria e +2,3% nei servizi, superando l’inflazione dello 0,9%.

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