sabato, 16 Novembre, 2024
Società

Mattarella: “Le guerre minacciano la libertà e la sicurezza in Europa”

Da domani il Presidente a New York per l’Assemblea generale dell’Onu

“Le guerre minacciano la libertà e la sicurezza in Europa” e proprio per questo “l’Esercito si conferma elemento essenziale del nostro strumento militare, a difesa della Repubblica e dei valori della sua Costituzione, e a sostegno della stabilità e della convivenza internazionali”. Sono parole, queste, dette ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e rivolte nello specifico al Generale di corpo d’Armata Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in occasione del 163/mo anniversario della componente terrestre delle forze armate italiane.

Nato come Regio Esercito nel 1861 in occasione dell’Unità del paese dal nucleo della Armata Sarda, assunse la denominazione attuale dopo la nascita della Repubblica Italiana avvenuta nel 1946. E da 163 anni a questa parte, ha spiegato Mattarella, donne e uomini della forza armata, impegnati in Italia e all’estero, si sono sempre contraddistinti per la loro professionalità, il senso di umanità e l’incondizionata dedizione alla tutela della comunità dei concittadini e dell’ordinamento internazionale, caratterizzando il loro servizio alla patria. E proprio per questo il Presidente, a nome dell’Italia, ha rivolto un “ringraziamento per la loro opera, unitamente all’espressione dell’omaggio alla memoria dei caduti per l’Italia”.

L’incontro con Guterres

Di Ucraina e Medioriente, ma anche delle crisi nelle varie regioni dell’Africa, il Presidente parlerà a New York nel corso della sua partecipazione all’Assemblea generale delle Nazioni unite in programma da domani a martedì 7 maggio. L’incontro con il Segretario Generale Antonio Guterres promette di essere un’occasione di riflessione condivisa in un periodo di grande complessità nella cooperazione multilaterale. Il programma prevede la partecipazione all’apertura dei lavori della Conferenza dedicata al ruolo della Pace, Giustizia e Istituzioni per lo sviluppo sostenibile, uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. L’evento segna il ritorno del Capo dello Stato negli Stati Uniti, dopo le visite del 2016 e 2019. Il colloquio con il Presidente Barack Obama del 2016, nel suo ultimo anno alla Casa Bianca, avvenne in un contesto che vedeva l’Italia al centro di un impegnativo scenario geopolitico. Nel 2019, il Presidente Mattarella tornò negli Stati Uniti, ricambiando la visita ricevuta da Donald Trump. L’incontro alla Casa Bianca durò quasi due ore, il Presidente americano nell’occasione ribadì la necessità di aumentare le spese per la difesa in ambito NATO, ritenendo i contributi degli altri paesi insufficienti. Mattarella, a sua volta, ricordò il significativo apporto dell’Italia, sia come alleato solido e leale sia come Paese fondatore e contributore alle missioni militari coordinate dall’Alleanza atlantica e dalle Nazioni Unite.

Cultura da preservare

La giornata di Mattarella di ieri è proseguita al Quirinale per la cerimonia legata ai David di Donatello (da lui definito come “l’Oscar italiano”) che ha visto la presenza di attori e registi protagonisti dell’ultimo anno cinematografico (e premiati ieri sera). E dunque l’attenzione del Capo dello Stato si è soffermata proprio sull’importanza che il grande schermo ha avuto per raccontare la storia del Paese e della Repubblica tra libertà e democrazia: “È stata narrata attraverso emozioni, volti, sentimenti, attraverso le vicende drammatiche e speranze che sorgevano, attraverso la quotidianità del vivere e l’eccezionalità di tante storie personali”. ‘Nulla è in grado di rivelare come il cinema i fondamenti di una nazione’ disse Alberto Lattuada nella prima riunione dell’Associazione culturale del cinema italiano, a Roma, pochi giorni prima del 25 aprile 1945”.

Mattarella ha anche dimostrato di essere un ottimo conoscitore della materia, ricordando alcune ricorrenze significative: “Sfogliare l’album dei premi David di Donatello è un po’ come ripassare la storia d’Italia. Federico Fellini, oltre ai suoi premi David, proprio sessanta anni or sono vinse l’Oscar con ‘Ottoemezzo’. Paolo Sorrentino dieci anni fa, lo conquistò, insieme al David, con ‘La grande bellezza’. Cento anni fa, nel 1924 nasceva un indimenticato protagonista del cinema mondiale, Marcello Mastroianni”. Il Capo dello Stato ha voluto anche ricordare la recente scomparsa di Paolo Taviani, più volte premiato al David insieme al fratello Vittorio: “Ho un intenso ricordo dei loro interventi al Quirinale. Il cordoglio sentito che esprimiamo reca con sé la consapevolezza della eredità di grande valore che ci hanno lasciato”.

Libertà e pluralismo

Il Presidente ha ricordato di come il cinema, vivendo in un contesto di libertà e di pluralismo, svolge una preziosa funzione di ricerca e di sfida creativa, incoraggiato nel produrre, nell’innovare, anche nel rischiare: “Il cinema, nel volgere degli anni ha costantemente ampliato le sue potenzialità espressive e narrative e, con esse, la capacità delle persone che ne fruiscono di immaginare, conoscere, riflettere, fare memoria, sorridere e piangere, sognare”. Per migliorare ancora di più, secondo il capo dello Stato, bisogna cogliere le opportunità dei fondi del Pnrr dedicato al grande schermo e alla cultura, chiedendo quindi alle istituzioni di “promuovere le tante opportunità che possono offrire occasioni di sviluppo in questo ambito” e di preservare le sale cinematografiche e le librerie, “luoghi d’incontro di alto valore e qualità”.

Mattarella ha approfittato del momento per chiedere di salvaguardare la libertà di espressione dei giovani artisti, “che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente”.

Nota a margine. Mattarella prenderà parte alla 50esima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, che si svolgerà a Trieste dal 3 al 7 luglio sul tema ‘Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro’. Lo ha comunicato ieri il Segretario generale della Cei, Monsignor Giuseppe Baturi che ha ricordato che l’evento vedrà anche la presenza di Papa Francesco.

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