mercoledì, 26 Giugno, 2024
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Medici senza frontiere: “A Gaza sanità devastata tra morti evitabili e malnutrizione”

Il cuore spezzato di Gaza continua a sanguinare mentre il sistema sanitario della Striscia affronta una crisi senza precedenti, mettendo a rischio la vita di uomini, donne e bambini. Il rapporto ‘Morti silenziose di Gaza: la distruzione del sistema sanitario e la lotta per la sopravvivenza a Rafah’, pubblicato da Medici Senza Frontiere, getta luce su una situazione disperata e tragica. Lo studio denuncia il gran numero di morti evitabili nella Striscia, sottolineando come la devastazione vada ben oltre le vittime dei bombardamenti e degli attacchi aerei israeliani. In particolare, si evidenzia la sfida enorme che i palestinesi di Gaza devono affrontare quotidianamente per accedere alle cure mediche di base.

Mari-Carmen Vinoles, responsabile dei programmi di emergenza di MSF, pone domande dirette e toccanti: “Quanti bambini hanno già perso la vita a causa della polmonite negli ospedali ormai sopraffatti? Quanti neonati sono morti a causa di malattie prevenibili? Quanti pazienti affetti da diabete non stanno ricevendo le cure necessarie?”. Queste sono le tragiche conseguenze del collasso del sistema sanitario nella Striscia di Gaza.

Condizioni disumane

Le équipe di Msf in azione a Rafah si trovano a operare in un sistema sanitario decimato, mentre le condizioni di vita disumane aumentano il rischio di epidemie e malnutrizione, lasciando un’impronta psicologica indelebile sulle persone coinvolte. Le testimonianze raccolte da Msf e i dati medici sono allarmanti. Le condizioni di vita a Rafah sono terribili, con una disperata carenza di acqua pulita e un accumulo di rifiuti e liquami grezzi. Queste condizioni estreme hanno portato a un aumento esponenziale delle malattie, con un numero crescente di casi sospetti di epatite A e un drammatico aumento delle malattie diarroiche tra i bambini sotto i 5 anni.

La crisi umanitaria a Gaza è evidente anche nei dati riguardanti la malnutrizione infantile, che ha raggiunto livelli allarmanti. Con gli ospedali sovraccarichi di pazienti con traumi, molte persone con altri tipi di bisogni medici fondamentali, come le donne incinte con complicazioni o coloro che soffrono di malattie croniche, non riescono a ricevere le cure necessarie.

Salute mentale

La salute mentale della popolazione, compreso il personale medico, è gravemente compromessa. La maggior parte dei pazienti che si rivolgono alle cliniche di Msf presenta sintomi legati all’ansia e allo stress, con condizioni psicosomatiche e depressive diffuse. La mancanza di servizi specializzati per la salute mentale mette a rischio ulteriormente la popolazione vulnerabile di Gaza. Medici senza frontiere, nonostante le sfide e le restrizioni, continua a lottare per sostenere il sistema sanitario devastato di Gaza, ma l’insicurezza e le difficoltà nell’accesso alle forniture mediche e agli aiuti umanitari limitano significativamente gli sforzi.

Sylvain Groulx, coordinatore delle emergenze di Msf, esprime la frustrazione e la disperazione della situazione attuale: “Come organizzazione internazionale di medicina d’urgenza, abbiamo le competenze e i mezzi per fare molto di più e aumentare la nostra risposta. Il personale medico palestinese è altamente qualificato e deve solo avere i mezzi per lavorare in condizioni accettabili e dignitose per curare e salvare vite umane. È assurdo, ma oggi tutto questo rimane impossibile. Senza un cessate il fuoco immediato e duraturo e un significativo ingresso di aiuti, continueremo a vedere morire altre persone”.

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