L’Italia si prepara ad accogliere il ritorno di quasi cinque milioni di cittadini che hanno trascorso il ponte del 25 aprile lontano da casa, immergendosi in una varietà di destinazioni che spaziano dal mare alle città d’arte, dalla montagna alla campagna. Dopo giorni di relax e svago, il rientro si annuncia con un pomeriggio di domenica contrassegnato da bollino rosso sulle autostrade della Penisola, come previsto dal piano viabilità nazionale. Secondo le stime della Coldiretti, l’associazione che rappresenta gli interessi degli agricoltori italiani, il flusso di ritorno dalla pausa festiva della Liberazione porterà un afflusso significativo di viaggiatori sulle principali vie di comunicazione del Paese. Molti italiani hanno colto l’opportunità offerta dalla concomitanza tra la festività nazionale e il fine settimana per concedersi una breve vacanza, con la maggior parte dei viaggi concentrati all’interno dei confini nazionali.
Il richiamo delle bellezze naturali e culturali del Bel Paese ha spinto numerosi cittadini a trascorrere il ponte del 25 aprile in luoghi di interesse storico, artistico e paesaggistico. Le città d’arte hanno accolto visitatori desiderosi di immergersi nell’arte e nella cultura italiana, mentre le località balneari hanno registrato un afflusso di turisti desiderosi di godersi le prime giornate di sole e mare.
Ferie prolungate
Non sono mancati neanche coloro che hanno scelto di prolungare le ferie, approfittando della vicinanza del primo maggio per estendere il periodo di relax e svago. Circa quattrocentomila gli ospiti che hanno scelto uno dei quasi ventiseimila agriturismi attivi su tutto il territorio nazionale, secondo l’analisi ‘Terranostra Campagna Amica’, con la vacanza nel verde che si conferma in cima alle scelte degli italiani, con un’offerta che nel corso degli anni è diventata sempre più varia e qualificata. Un ottimo risultato anche in vista dell’avvio a breve della stagione estiva, ma anche la conferma che il turismo enogastronomico è ormai diventato una risorsa inestimabile per l’economia nazionale. Basti pensare che la spesa per mangiare, tra pranzi, cene e degustazioni – conclude Coldiretti – rappresenta la voce più significativa del budget delle vacanze, per circa 1/3 del totale.