ROMA (ITALPRESS) – “Oggi più che mai lo screening neonatale è una strumento di prevenzione e di innovazione al pari delle terapie attualmente disponibili per la Sma. Individuare i bambini nelle prime fasi di vita, quindi prima della comparsa dei sintomi, porta ad un radicale cambiamento nelle fasi della patologia, quindi una qualità di vita e una quantità di vita molto maggiore rispetto a prima, e porta al risparmio anche economico per l’intera comunità italiana”. Lo ha detto Anita Pallara, presidente dell’Associazione Famiglie SMA, a margine di una conferenza stampa sulle nuove prospettive per il trattamento dei bambini con Sma di tipo 2.
“Purtroppo ancora oggi in Italia abbiamo bambini di serie A e bambini di serie B – ha aggiunto -. Ci sono regioni dove lo screening neonatale sulla Sma è disponibile e tutto su base volontaria o con progetti sperimentali pilota, questo vuol dire che se nasci nelle regioni dove è possibile effettuare il test hai garantito il diritto alla salute, in caso contrario il rischio di non fare una diagnosi in maniera preventiva può portare ad esiti anche infausti”.
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