“Vi incoraggio a mantenere questo approccio arricchente, fatto di ascolto costante e attento, libero da ogni ideologia – le ideologie uccidono – e rispettoso della verità”. Questo il messaggio del Papa durante l’udienza con i membri del Pontificio comitato di scienze storiche, in occasione del 70° anniversario dell’istituzione. “Questo stile concorre a sviluppare quella che chiamerei ‘diplomazia della cultura’. È molto attuale, e oggi tanto più necessaria nel contesto del pericoloso conflitto globale a pezzi in atto, al quale non possiamo assistere inerti” ha poi proseguito Francesco nel suo discorso, sulla scia delle sue dichiarazioni degli ultimi mesi in cui ha chiesto ai leader mondiali di impegnarsi per la pace. “Nell’incontro e nella collaborazione con ricercatori di ogni cultura e religione, voi potete offrire un contributo specifico al dialogo tra la Chiesa e il mondo contemporaneo”, ha poi proseguito, esortando i presenti “a proseguire nel lavoro di ricerca storica aprendo orizzonti di dialogo, dove portare la luce della speranza del Vangelo, quella speranza che non delude”.
Le parole del Santo Padre riflettono la sua visione di una Chiesa che facilita il dialogo e la comprensione tra diverse culture e credenze, promuovendo la pace e la coesione sociale. Citando l’esempio di Papa Pio VII, il Vescovo di Roma ha richiamato l’importanza di costruire unità nella Chiesa e nelle comunità, soprattutto attraverso il superamento delle prepotenze e delle divisioni.
Le avversità? Un’opportunità
Nel successivo incontro con i pellegrini delle Diocesi di Cesena-Sarsina, Savona-Noli, Imola e Tivoli, commemorando il bicentenario della morte di Papa Chiaromonti, il Francesco ha sottolineato come Pio VII trasformasse le avversità in opportunità per rafforzare la comunità cristiana, rendendola “materialmente più povera, ma moralmente più coesa, forte e credibile”. Un aspetto particolarmente accentuato da Papa Francesco è l’importanza del parlare bene del prossimo per mantenere l’unità nella comunità. Durante l’udienza, ha scherzosamente esortato i fedeli a “mordersi la lingua” prima di sparlare degli altri, una pratica che, secondo lui, contribuisce significativamente alla coesione.
L’impegno per la pace e la speranza è stato poi ribadito con un post su X, dove Francesco ha invitato tutti a “svegliarsi dall’indifferenza” e a diventare “pellegrini di speranza e artefici di pace”.
Cammino equilibrato
Inoltre, ricevendo i seminaristi di Siviglia, Bergoglio ha parlato dell’importanza di un cammino di formazione equilibrato per i futuri sacerdoti, spiegando la necessità di un’integrazione tra vita spirituale, studio, vita comunitaria e attività apostolica. Ha citato il beato Cardinale Marcelo Spínola y Maestre come modello di virtù e scienza, fondamentali per una formazione sacerdotale completa. Infine, il Papa ha ribadito il valore della storia e del dialogo nel contribuire alla missione della Chiesa di essere “servitori dell’umanità”. Celebrando i progressi del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, ha esortato a continuare il lavoro di ricerca storica con un impegno rinnovato verso la verità e la comunità.