La Regione Veneto ha varato un nuovo Piano Energetico che muove circa 7,3 miliardi di investimenti al 2030 e si prevede abbia un impatto economico da 19,7 miliardi di euro, andando a coinvolgere oltre 107.000 addetti e porterà nel 2030 ad avere circa il 43% di energia ottenuta da fonti rinnovabili. Un’operazione, che stima la Regione, che dovrebbe portare a una riduzione di quasi 15 di milioni di tonnellate CO2.
Obiettivi principali
Gli obiettivi principali sono l’incremento delle fonti rinnovabili, l’introduzione dell’idrogeno verde. La riduzione della dipendenza energetica del Veneto dal 50% attuale di energia importata a circa il 34% del 2030; la riduzione del 10% rispetto al 2019 del consumo di energia dell’intero sistema veneto al 2030; la riduzione delle emissioni di CO2 per quasi 15 milioni di tonnellate, pari a circa 148 milioni di nuovi alberi piantati e riduzione di CO2 nei settori trasporti, civile, agricoltura, rifiuti e piccola industria pari a circa 3,5 milioni di tonnellate, equivalenti a un bosco esteso quanto la provincia di Belluno. Le risorse destinate per realizzare gli obiettivi previsti dal piano sono in totale 7,3 miliardi di euro ripartiti: in 273 milioni di euro di fondi comunitari, 5.536 milioni di euro da Pnrr; 1.203 (stima) di euro da RepowerEU, 226 milioni di euro da fondi statali e 92 milioni di euro da fondi regionali.
Zaia: grande responsabilità
“Abbiamo adottato il nuovo piano energetico regionale, che era uno dei grandi obiettivi che ci eravamo prefissati.” Ha spiegato il Presidente Luca Zaia. “Quello che ci interessa sottolineare è che la transizione energetica in Veneto significherà avere 43 per cento dell’energia da fonti rinnovabili, puntando su idrogeno e fotovoltaico. Una grande sfida e una grande responsabilità”. I dettagli del nuovo piano, che ora dovrà essere oggetto di consultazione pubblica prima di essere sottoposto al vaglio del consiglio regionale, sono stati illustrati dall’assessore regionale allo sviluppo energetico Roberto Marcato. “La matrice che ispira l’intero piano è la sostenibilità – ha detto l’assessore -che noi intendiamo a tutti i livelli, incluso quello economico, perché senza sostenibilità economica non ci sono né quella ambientale né quella sociale. Abbiamo previsto oltre 100 azioni, tra le quali il potenziamento delle infrastrutture energetiche, il trasporto green, interventi nell’ambito dell’efficientamento energetico, sostegno a ricerca e innovazione nel campo della transizione energetica”.