martedì, 25 Giugno, 2024
Economia

Bankitalia: “In discesa i tassi dei mutui”

Meno prestiti a famiglie e imprese

I tassi d’interesse sui prestiti alle famiglie per la casa per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (quindi comprendente il Taeg, il costo totale del credito a carico del consumatore) hanno fatto registrare una discesa. Anche se lieve, passando dal 4,38% di gennaio al 4,31% di febbraio. Ma è comunque una buona notizia quella comunicata da Bankitalia nel report ‘Banche e moneta: serie nazionali’ e che conferma un trend in calo oramai da dicembre. L’istituto di via Nazionale ha inoltre aggiunto che il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato a febbraio al 10,59% rispetto al 10,75% del mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,34 % (5,48 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,81 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,00 per cento.

Risparmio di 48 euro al mese

Il calo dei tassi di interesse sui prestiti erogati a febbraio per l’acquisto delle case è un’ottima notizia per Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione nazionale consumatori, secondo il quale da quando la Bce ha interrotto in ottobre i rialzi, dopo 10 aumenti consecutivi, le famiglie con mutui a tasso variabile possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: “Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, il calo dei tassi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto al picco di novembre 2023, di 48 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 576 euro”.

La contrazione

Nello studio di Bankitalia viene anche fatto presente che, sempre relativamente a febbraio, i prestiti al settore privato sono diminuiti del 2,5% sui dodici mesi (-2,6 a gennaio). I prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,3% sui dodici mesi mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,8%. Inoltre i depositi del settore privato sono diminuiti dell’1,2% sui dodici mesi (-2,0 in gennaio); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 18%(21,0 in gennaio).

Fiducia delle imprese

Ieri Bankitalia ha anche rivelato l’ultima indagine condotta tra le imprese italiane dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti nel primo trimestre del 2024: sono emersi segnali incoraggianti per l’economia nazionale. I giudizi sulle proprie condizioni operative delle industrie sono diventati meno negativi rispetto al periodo precedente, indicando una crescente fiducia nel futuro. Ma nonostante questo miglioramento generale, circa un terzo delle imprese manifatturiere ha riportato ritardi o aumenti di costo nell’approvvigionamento di input a causa delle tensioni nel Mar Rosso.

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