Tramite un comunicato Regina De Dominicis, Direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, ha esposto il pensiero dell’organizzazione in merio agli sforzi compiuti dagli Stati membri dell’Ue per creare un sistema più prevedibile di gestione della migrazione. L’Unicef ha rimarcato l’importanza di rispettare i principi fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per un vero e proprio appello che sottolinea il bisogno cruciale di mantenere i diritti e il benessere dei bambini al centro delle politiche migratorie. De Dominicis ha chiarito che l’attuazione del Patto dovrebbe basarsi sui diritti dell’infanzia e sul diritto europeo e internazionale per un approccio che fornirebbe un quadro omnicomprensivo per assistere i bambini e gli adolescenti che cercano asilo in Europa, offrendo loro sicurezza e migliori opportunità di vita.
Chiarezza e trasparenza
Ma, affinché il Patto riesca a garantire un approccio umano e ben gestito, De Dominicis ha sottolineato la necessità di chiarezza e trasparenza nelle sue disposizioni. A esempio, è essenziale definire in modo chiaro e preciso i criteri per valutare i rischi legati alla sicurezza, per evitare arbitrarie restrizioni alla libertà dei minori. Una preoccupazione chiave riguarda la proposta che consente agli Stati membri di utilizzare “un grado proporzionato di coercizione” sui minori per ottenere dati biometrici. L’Unicef ha sottolineato il rischio di violenza associato a questa disposizione e si è impegnata a collaborare con gli Stati membri per garantire che l’attuazione del Patto avvenga nel migliore interesse dei minori.
Inoltre, l’Associazione ha richiesto che le restrizioni alla circolazione non portino alla detenzione dei bambini nei centri per l’immigrazione durante le procedure di controllo, frontiera, asilo o rimpatrio. La detenzione dei bambini a fini migratori ha effetti dannosi sulla loro salute, sviluppo e benessere.
Investimenti
L’organizzazione ha espresso il suo sostegno per gli investimenti degli Stati membri in alternative alla detenzione e in procedure orientate ai minori, garantendo loro pieno accesso ai loro diritti. Questo include la promozione di sistemi di accoglienza su base comunitaria e assistenti sociali specializzati. Infine, De Dominicis ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità collettiva e l’obbligo legale di proteggere il superiore interesse dei bambini migranti. Metà dei bambini che arrivano in Europa in cerca di sicurezza sono fuggiti dai loro paesi d’origine a causa di conflitti e guerre, e garantire il loro benessere è una priorità inderogabile.