venerdì, 22 Novembre, 2024
Società

Rifiuti, in italia nel 2023 raccolte 349mila tonnellate di RAEE

Nel 2023, in Italia, la raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) ha subito un calo del 3,1% rispetto all’anno precedente, secondo quanto emerso dal Rapporto annuale 2023 del Centro di Coordinamento RAEE. Questo documento, che sintetizza i risultati della raccolta effettuata sul territorio italiano da oltre 15 anni, offre una panoramica dettagliata sull’andamento della raccolta di RAEE a livello nazionale.

Più nel dettaglio, lo scorso anno i sistemi collettivi hanno gestito complessivamente 349.345 tonnellate di rifiuti elettronici, che significa circa 11mila tonnellate in meno rispetto al 2022. A questo dato si deve poi aggiungere la raccolta volontaria effettuata dai singoli consorzi, che ammonta a 786 tonnellate. Il risultato conferma l’andamento negativo emerso due anni fa, va però sottolineato che la contrazione dei volumi di raccolta è più contenuta rispetto a quanto registrato lo scorso anno ed è determinata esclusivamente dalla flessione a doppia cifra del raggruppamento 3 – Tv e monitor che dopo la crescita esponenziale del 2021 legata al bonus Tv, ha proseguito nella fisiologica parabola discendente registrando il -32,9% rispetto al 2022. In controtendenza con l’anno precedente, crescono invece tutti gli altri quattro raggruppamenti. La raccolta media pro capite scende di conseguenza a 5,92 kg per abitante, in flessione del 3,1% rispetto al 2022. “Mai come quest’anno, l’interpretazione corretta del risultato complessivo richiede un’analisi approfondita alla luce delle performance dei singoli raggruppamenti”, commenta Alberto Canni Ferrari, Presidente del Centro di Coordinamento RAEE. “Certo, è indubbio che gli incrementi dei volumi di grandi e piccoli elettrodomestici, di elettronica di consumo e delle sorgenti luminose avviati a riciclo non sono sufficienti a ridurre il gap che ancora separa l’Italia dal target di raccolta stabilito dall’Unione Europea. Possono però rappresentare uno stimolo importante per tutta la filiera per continuare a fare ancora di più e per ambire a risultati sempre più performanti”.

La raccolta geografica

Dall’analisi dell’andamento della raccolta a livello di singole regioni, emerge che nel 2023 sono solo sei le raccolte regionali a segno più: si tratta di quelle del Molise (+14,1%), seguita da Emilia Romagna (+5,4%), Abruzzo (+3,5%), Marche (+3,1%), Umbria (+2,7%) e Friuli Venezia Giulia (+1,8%). Se invece si analizza l’andamento dei flussi di raccolta in termini di macroaree, si nota una frenata trasversale. A differenza del 2022 però la battuta d’arresto più significativa non si registra più nel Nord Italia, bensì al Sud, dove i quantitativi complessivi raccolti segnano il – 8,3%. Molto più contenuti i cali delle raccolte nelle restanti macroaree: il Nord registra una flessione dell’1,3%, il Centro dell’1,1%. Ne consegue che le regioni del Nord conservano il primato in termini di volumi di raccolta complessiva, pari a 181.406 tonnellate e con un’incidenza del 52% sul totale, e mantengono il primato per raccolta pro capite (6,63 kg/ab), mentre quella del Centro si conferma superiore alla media nazionale (6,14 kg/ab). Il forte calo nella macroarea Sud fa invece atterrare il dato pro capite dell’area a 4,72 kg/ab. Nel Nord Italia, sono solo due le regioni a registrare performance di raccolta positive: il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna le cui crescite non riescono comunque a compensare gli andamenti negativi delle restanti regioni, in particolar modo del Piemonte (- 5,9%) e del Trentino Alto Adige (-4,3%), seguiti da quelli di Liguria (-2,6%) e Lombardia (-2,5%).

Riduzione peggiore in Piemonte

Il Piemonte evidenzia la riduzione peggiore anche in termini di raccolta pro capite, con la conseguenza che con 5,44 kg di RAEE raccolti per abitante è l’ultima dell’area. Con 9,47 kg/ab, la Valle d’Aosta si conferma invece prima per raccolta pro capite a livello di area e seconda nel ranking nazionale. Registrano cali più rilevanti quasi tutte le raccolte pro capite delle restanti regioni settentrionali, con valori però sempre al di sopra del dato medio nazionale. In particolare, si segnalano la Liguria con 8,09 kg/ab (quarta a livello nazionale), il Trentino Alto Adige con 7,36 kg/ab, il Veneto con 6,75 kg/ab e la Lombardia con 6,30 kg/ab. In controtendenza il dato pro capite del Friuli Venezia Giulia e dell’Emilia Romagna: il primo si attesta a 7,11 kg/ab, il secondo sale a 7,48 kg/ab, terzo valore più importante nell’area. Impattano sulla performance negativa del Sud Italia, la cui raccolta complessiva si ferma a 88.149 tonnellate, quasi tutte le regioni dell’area, fatta eccezione per il solo Molise che avvia a corretto trattamento il 14,1% in più dei volumi di RAEE rispetto al 2022. Particolarmente negativi sono invece i risultati conseguiti dalla Basilicata (-12,8%) e dalla Campania (-12,1%), seguita dalla Calabria (-10,8%), mentre la Sardegna registra la perdita più contenuta (-3,8%).

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