martedì, 17 Dicembre, 2024
Economia

Borsa, Unimpresa: “Gli azionisti italiani tornano in maggioranza”

Gli stranieri scendono al 46%

L’Italia celebra il ritorno trionfante degli investitori nazionali sulla scena finanziaria, con gli azionisti del Belpaese che tornano in netta maggioranza nel capitale delle società quotate in borsa. Secondo il rapporto mensile dell’ABI i tricolori tengono a bada gli investitori esteri, godendosi una plusvalenza di quasi 110 miliardi di euro. Nel corso del 2023, la percentuale di società quotate in borsa detenute da soggetti italiani ha raggiunto oltre il 54%, registrando un aumento di oltre cinque punti percentuali rispetto alla fine del 2015. Questo rovesciamento degli equilibri finanziari ha segnato un cambio significativo rispetto al passato recente. Fino al 2021, la maggioranza delle azioni quotate era in mano ai fondi stranieri, mentre già nel 2022 la percentuale di azionisti italiani era salita al 55%, confermando una tendenza consolidata nel biennio 2022-2023.

Il valore complessivo delle società quotate è cresciuto notevolmente negli ultimi 12 mesi, registrando un aumento di 108 miliardi (+24%), passando da 453 miliardi a 561 miliardi di euro. Nonostante gli investitori esteri rappresentino ancora la categoria di azionisti che detiene la maggioranza relativa di Piazza Affari con il 45%, la presenza degli investitori italiani si è consolidata notevolmente. Il sistema imprenditoriale si conferma a trazione familiare, con il capitale delle società per azioni (quotate e non), pari a quasi 3.000 miliardi, detenuto in ragione del 42% da privati. “La modifica degli equilibri, tra italiani e stranieri, nell’ultimo biennio, nel mercato finanziario tricolore si spiega anzitutto con una ritrovata fiducia nelle prospettive economiche italiane internazionali oltre che con la stabilità politica assicurata dal governo guidato da Giorgia Meloni. I corsi azionari nel 2023 hanno premiato tutti gli investitori e la riduzione delle quote in mano ai fondi esteri va letta, a nostro giudizio, con un ritorno di italianità anche in campo finanziario. Di fatto, sta andando a segno la strategia dell’esecutivo che anche per quanto riguarda la gestione del debito pubblico, con le famiglie che stanno comprando con sempre maggiore convinzione bot e btp, sgonfiando le possibili azioni di speculazione da parte di fondi avvoltoio” commenta il Presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

Il rapporto

Il rapporto del Centro studi di Unimpresa, basato su dati statistici aggiornati a settembre 2023 dalla Banca d’Italia, conferma la crescita significativa del valore delle società quotate in borsa. Le quote azionarie in mano alle imprese, alle banche, alle assicurazioni e ai fondi pensione, nonché allo Stato e agli enti locali, sono tutte aumentate, riflettendo una crescita complessiva del mercato azionario italiano. Questo ritorno degli investitori italiani sulla scena finanziaria nazionale è stato attribuito a una ritrovata fiducia nelle prospettive economiche del paese e alla stabilità politica garantita dal governo guidato da Giorgia Meloni. L’azione del governo nell’affrontare il debito pubblico ha contribuito anche alla crescente partecipazione delle famiglie nel mercato finanziario, riducendo le possibilità di azioni speculative da parte di fondi stranieri.

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