Giornata di question time ieri in Senato con le audizioni dei Ministri Guido Crosetto, Matteo Piantedosi e Orazio Schillaci (rispettivamente titolari dei dicasteri di Difesa, Interno e Salute). L’occasione per parlare dei temi più caldi del momento. A partire dall’inchiesta di Perugia sul dossieraggio a danni di politici, imprenditori, sportivi e personaggi dello spettacolo, un argomento chiaramente trattato da Crosetto (tra l’altro ‘spiato’ lui stesso) il quale ha chiesto al Parlamento che venga fatta piena luce quanto prima per ripristinare la credibilità delle istituzioni nel suo complesso: “C’è il rischio”, le sue parole, “che questa vicenda finisca senza alcun accertamento definitivo”. Da qui l’appello al Parlamento sull’importanza di indagare sulle regole in vigore e suipossibili abusi legati a queste pratiche, al fine di preservare l’integrità del sistema democratico e istituzionale: “Mi auguro che questo percorso venga fatto dal Copasir, dalla Commissione Antimafia, dalla Commissione speciale, non sta al governo o a me dirlo”. Il Ministro ha comunque tenuto a precisare che, a suo avviso, non vi sono rischi per la sicurezza nazionale in termini militari o di difesa del Paese, ribadendo comunque che quando gli accessi “non sono uno, ma migliaia e formano dossier che non servono alcuna attività di indagini, ma che vengono forniti ad altre persone non so per quale utilizzo”, allora bisogna andare in fondo alla questione.
Italia al fianco dei civili di Gaza
Altro argomento trattato da Crosetto non poteva che essere il conflitto in Medio Oriente: ha tenuto a precisare che dopo il 7 ottobre non sono state concesse nuove autorizzazioni per l’export di armi a Israele: “L’Italia, insieme a Belgio e Spagna, è stata menzionata come Paese che ha adottato la politica di sospensione tempestiva e incisiva dei trasferimenti di armi verso Israele. Le licenze autorizzate prima del 7 ottobre erano già state in gran parte utilizzate”. Rimanendo sul tema mediorientale, il Ministro della Difesa ha sottolineato l’impegno straordinario dell’Italia nel fornire sostegno umanitario alla popolazione civile di Gaza, definendolo senza eguali nei Paesi occidentali. E quindi Crosetto ha citato l’invio della nave Vulcano come segno tangibile dell’impegno del Belpaese nel fornire assistenza umanitaria a Gaza. Ha inoltre menzionato il supporto fornito attraverso gli assetti aerei e ha sottolineato l’importanza delle iniziative in corso attualmente.
Osservazione e controllo
Anche il titolare del Viminale Piantedosi, nel corso del suo intervento, ha fatto un riferimento all’incandescente situazione presente in Medioriente, ribadendo l’impegno dell’Italia nel garantire la sicurezza del territorio nazionale e nella protezione degli obiettivi sensibili in seguito alla convocazione d’urgenza del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo il 7 ottobre. Quindi ha illustrato le misure adottate per rafforzare i dispositivi di osservazione e controllo e per valutare le possibili minacce: “Abbiamo immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio”. Piantedosi ha evidenziato che è stata effettuata una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia, quantificati in oltre 28.000, di cui 205 riconducibili a Israele, principalmente sedi diplomatiche o centri religiosi. Inoltre, ha sottolineato che la minaccia terroristica è soggetta a continuo monitoraggio nell’ambito del Comitato analisi strategica antiterrorismo, con una stretta collaborazione operativa con gli apparati antiterrorismo dei Paesi europei ed extra-UE.
Il Ministro ha poi reso noti i risultati delle forze dell’ordine nell’ambito della lotta al terrorismo internazionale dal 2023 a oggi: 26 le persone arrestate. Inoltre ha evidenziato che nell’arco dello stesso periodo sono stati eseguiti provvedimenti finalizzati all’allontanamento dal territorio nazionale di 95 soggetti considerati pericolosi per la sicurezza, di cui ben 45 solo dal 7 ottobre scorso.
Guerra ai gettonisti
Infine il question time ha visto come ‘relatore’ il Ministro della Salute ‘interrogato’ sul fenomeno dei gettonisti, i medici e gli infermieri che prestano la propria opera tramite cooperative contrattualizzate dalle strutture sanitarie pubbliche e che vengono remunerati in proporzione alle singole presenze per la copertura dei servizi sanitari. Un fenomeno, per Schillaci, assolutamente da contrastare a favore della valorizzazione delle risorse umane nel Servizio sanitario nazionale e ha espresso preoccupazione riguardo all’abuso delle esternalizzazioni nel settore sanitario. Il Ministro ha spiegato che, sin dal suo insediamento, ha ordinato ispezioni dei Nas per contrastare l’abuso delle esternalizzazioni, in particolare riguardo all’affidamento a cooperative di interi reparti ospedalieri, specialmente nell’ambito dell’emergenza-urgenza. Grazie al suo impulso, il governo ha adottato il decreto-legge n. 34 del 2023, successivamente convertito nella legge 56/2023, che contiene disposizioni specifiche per combattere questo tipo di abuso.