lunedì, 16 Dicembre, 2024
Economia

Unimpresa: “Iva, Sud e Isole trainano la crescita dell’economia italiana”

L’analisi del Centro studi sulle statistiche relative al 2023 

L’analisi dettagliata delle statistiche Iva relative al 2023 offre una panoramica nitida e articolata della salute economica dell’Italia, evidenziando notevoli differenze regionali e sottolineando il ruolo cruciale delle regioni meridionali e insulari. Secondo i dati del Centro studi di Unimpresa, su un totale di 20 Regioni, cinque hanno registrato un andamento negativo nel 2023, mentre le restanti 15 hanno mostrato un segno positivo. Si tratta di quadro disomogeneo che riflette una realtà a macchia di leopardo, con il Sud e le Isole che emergono come motori trainanti dell’economia nazionale.

I numeri

Le regioni meridionali, in particolare, si distinguono per un notevole aumento della fatturazione elettronica: Molise (+14%), Sicilia (+12%), Campania (+7%), Calabria (+6%), Puglia (+4%) e Basilicata (3%). Valle d’Aosta e Piemonte tengono alta la bandiera settentrionale con aumenti rispettivamente del 10% e del 6%. Le cinque regioni da bollino rosso, che da sole rappresentano circa il 41% del prodotto interno lordo, sono: Friuli Venezia Giulia (-1%), Trentino Alto Adige (-1%) e Lombardia (-4%) oltre a Lazio e Liguria che con un risultato economico negativo superiore all’8% sono nettamente le peggiori aree economiche del Paese.

Il resto della classifica è il seguente: Umbria (+3%), Sardegna (+3%), Emilia Romagna (+2%), Abruzzo (+2%), Marche (+1%) e Toscana (+0,5%), mentre il Veneto, con una variazione positiva dello 0,1%, si salva per un soffio dalla zona retrocessione. Risultati che portano il dato nazionale della fatturazione elettronica a chiudere in rosso del 2,1%. “I dati sfatano alcuni miti, a cominciare dallo storytelling della locomotiva del Nord Est imprenditoriale, e confermano quanto noi di Unimpresa sosteniamo da anni ovvero che i territori meridionali sono un valore aggiunto, sono essenziali per l’economia italiana.

Da questo punto di vista i quasi 200 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza saranno cruciali, proprio in termini di coesione tra le varie realtà italiane: l’Italia del Nord non può fare a meno del resto del Paese, ma si tratta di un aspetto che il governo di Giorgia Meloni sta tenendo sempre in giusto risalto” commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

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