“Oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze”. Nel corso dell’udienza in Vaticano ai partecipanti al convegno ‘Uomo-donna immagine di Dio. Per un’antropologia delle vocazioni’, il Papa ha ribadito la sua forte opposizione all’ideologia di genere, definendola “colonizzazione ideologica” e “pericolosissima”. Questo ennesimo intervento del Pontefice sul tema del del gender è stato accolto con grande attenzione da parte dei presenti, riuniti per riflettere sull’antropologia cristiana, il pluralismo e il futuro del cristianesimo. Nonostante le limitazioni imposte dai postumi di una sindrome influenzale, il Santo Padre ha voluto esprimere la sua preoccupazione riguardo a questa tendenza che, secondo lui, minaccia le fondamenta stesse della collettività. Facendo riferimento al suo discorso, letto da Monsignor Filippo Ciampanelli, Francesco ha messo in luce il pericolo di un’ideologia che mira ad annullare le differenze tra uomini e donne, rendendo tutto omogeneo: “La cancellazione delle differenze è la cancellazione dell’umanità stessa”, ha spiegato il Pontefice, sottolineando il concetto di complementarietà e feconda “tensione” tra uomo e donna che dà vita a un equilibrio e a una ricchezza nell’esperienza umana.
Omogeneizzazione forzata
Richiamando l’attenzione su un romanzo del passato, ‘The Lord of the World’, scritto all’inizio del Novecento dal figlio dell’Arcivescovo di Canterbury, il Santo Padre ha evidenziato la sua profetica rilevanza nel contesto attuale. Quest’opera, secondo il Pontefice, anticipa la tendenza futuribile di cancellare le differenze, mettendo in guardia contro le conseguenze di un’omogeneizzazione forzata della società. Invitando gli ascoltatori a considerare il messaggio profetico di quest’opera, il Papa ha ribadito l’importanza di affrontare e comprendere gli attuali problemi legati all’ideologia del gender. In un mondo sempre più complesso e diversificato, il Pontefice incoraggia il dialogo e il confronto costruttivo, promuovendo una visione antropologica che rispetti e valorizzi le differenze tra gli esseri umani.