mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Attualità

Cresce il numero dei giovani agricoltori: +13% negli ultimi 10 anni

L'analisi di Coldiretti: "Bene l'approvazione della legge sull'imprenditoria giovanile"

L’agricoltura sta vivendo una rinascita, e i giovani sono al centro di questa trasformazione. Secondo un’analisi condotta dalla Coldiretti su dati Infocamere e Unioncamere, negli ultimi dieci anni si è registrato un aumento del 13% dei giovani agricoltori. Questo dato contrasta con la tendenza generale che ha visto un crollo medio del 25% delle imprese gestite da under 30 negli altri settori. L’approvazione definitiva in Parlamento della legge sull’imprenditoria giovanile rappresenta un importante passo avanti nel sostegno a questo fenomeno del “ritorno alla terra”. Il provvedimento legislativo prevede una serie di misure di sostegno specificamente rivolte ai giovani che desiderano intraprendere un’attività agricola. Tra le disposizioni più significative, vi è un regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili nel settore agricolo, oltre a facilitazioni in materia di compravendita di terreni rustici e sostegni per la formazione. Enrico Parisi, delegato nazionale di Coldiretti Giovani, ha sottolineato l’importanza di semplificare l’accesso alla terra e al credito per i giovani agricoltori. “Abbiamo idee e voglia di investire, ma la burocrazia è un freno”, ha dichiarato Parisi. Inoltre, ha chiesto maggiore attenzione e investimenti da parte dell’Unione europea per garantire il ricambio generazionale nel settore agricolo. “Senza ragazze e ragazzi in agricoltura, l’Europa sarà più fragile e dipendente dalle importazioni”, ha aggiunto.

Rivoluzione nel settore

Le imprese agricole gestite dai giovani stanno portando una vera e propria rivoluzione nel settore. Si stanno impegnando soprattutto in attività multifunzionali, che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo. Inoltre, stanno emergendo nuove forme di agricoltura sociale, che coinvolgono il coinvolgimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, e la cura del paesaggio attraverso la sistemazione di parchi, giardini e strade. Non da ultimo, l’agricoltura giovanile sta contribuendo alla produzione di energie rinnovabili, giocando un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia più sostenibile.

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