Scuola, linea dura del governo. Il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’intenzione di introdurre nuove norme per affrontare le occupazioni studentesche e garantire una maggiore responsabilità civile per coloro che si trovano coinvolti in tali attività. Parole, queste, dette ieri al termine della sua visita al Liceo Severi Correnti di Milano, dove recentemente si è verificata un’occupazione studentesca, culminata in danni per circa 70mila euro. Valditara ha dichiarato che il suo ministero sta valutando la possibilità di introdurre una normativa che imporrebbe a chi occupa di rispondere civilmente dei danni cagionati, a meno che non dimostri di non essere coinvolto nei fatti. Inoltre, ha aggiunto che sarà presentata una norma concordata con il ministero della Giustizia per permettere l’azione in giudizio per danno d’immagine, una misura già prevista per le aggressioni al personale scolastico e che potrebbe essere estesa anche a situazioni come questa. Il Ministro ha sottolineato che è necessario agire in maniera decisa contro chi compie atti illeciti come occupazioni e vandalismo nelle scuole, sostenendo che coloro che si rendono responsabili di tali comportamenti non dovrebbero essere promossi all’anno successivo. Ha inoltre evidenziato che la mancanza di una risposta disciplinare forte da parte della scuola potrebbe essere interpretata come una mancanza di serietà nell’affrontare questi problemi.
Anno accademico 2024/2025
Rimanendo in tema didattico, sempre ieri il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito i dati in merito alle iscrizioni online sulla piattaforma unica.istruzione.gov.it (terminate il 10 febbraio) per l’anno accademico 2024/2025. Ebbene, le scelte scolastiche degli studenti italiani mostrano un quadro interessante, con i licei che continuano a essere la scelta principale, ma con una crescente tendenza verso gli istituti tecnici e professionali. Secondo i numeri, il 55,63% delle domande totali è stata indirizzata verso i licei, un calo rispetto al 57,10% dell’anno scolastico precedente. Gli istituti tecnici mostrano invece una crescita, seppur modesta, rappresentando il 31,66% delle iscrizioni totali rispetto al 30,9% dell’anno precedente. Anche gli istituti professionali mostrano un aumento, passando dal 12,1% al 12,72% delle iscrizioni totali.
Tra le novità di quest’anno vi è l’avvio della sperimentazione della filiera tecnico professionale ‘4+2’, che ha attratto 1.669 iscrizioni. Inoltre, sono stati introdotti i nuovi licei del ‘Made in Italy’, che hanno registrato 375 iscrizioni.
Offerta da ampliare
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato positivamente questi risultati, sottolineando l’interesse significativo per la filiera del ‘4+2’ e l’importanza del nuovo indirizzo ‘Made in Italy’. Valditara ha evidenziato l’innovazione dei percorsi offerti e la maggiore sinergia con il mondo produttivo, sottolineando l’importanza di ampliare l’offerta formativa per rispondere alle esigenze e alle sfide del mondo del lavoro. Secondo il Ministero, le famiglie hanno apprezzato la nuova piattaforma unica per la semplicità e la velocità delle procedure, con il 92% degli utenti che ha definito efficiente il servizio e il 93% che ha gradito la semplicità di utilizzo.