lunedì, 24 Giugno, 2024
Società

Coldiretti: “A San Valentino un italiano su due regalerà fiori”

Con l’avvicinarsi di San Valentino, la festa degli innamorati, si moltiplicano le scelte di regali per celebrare l’amore e l’affetto verso il partner. Secondo un’indagine condotta dal sito www.coldiretti.it, oltre la metà degli italiani che faranno regali per questa occasione speciale (52%) ha optato quest’anno per donare piante e fiori. Questa scelta non solo rappresenta un gesto romantico, ma anche un modo per sostenere l’agricoltura italiana, che si distingue come leader nel settore florovivaistico. I fiori si confermano come il dono più popolare, superando nettamente cioccolatini, capi di abbigliamento e gioielli. Secondo Coldiretti, questo è dovuto al fatto che i fiori permettono di esprimere sentimenti con eleganza, fantasia e prezzi accessibili, senza incidere sensibilmente sul bilancio personale. Rispetto ai cioccolatini, i fiori sono preferiti in quanto non mettono a rischio il duro lavoro svolto nelle settimane successive alle festività natalizie per tornare in forma.
San Valentino rappresenta tradizionalmente uno dei momenti più importanti per il settore florovivaistico italiano, che attualmente genera un giro d’affari di 3,14 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi derivano dalla vendita di fiori e piante ornamentali. Questo settore, insieme all’indotto, assicura circa 200.000 posti di lavoro, con 45.000 ettari di territorio coltivato da circa 17.000 aziende.

Settore in difficoltà

Comunque, sottolinea Coldiretti, il settore si trova ad affrontare diverse difficoltà, tra cui le avverse condizioni climatiche, che includono maltempo e siccità, e l’aumento dei costi di produzione. I costi sono più che raddoppiati a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, che colpisce l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre. A complicare ulteriormente la situazione è la concorrenza sleale dall’estero, con le importazioni di piante e fiori che nel 2023 hanno raggiunto il valore di quasi 900 milioni di euro, registrando un aumento del 33% rispetto all’anno precedente, secondo le proiezioni di Coldiretti basate sui dati Istat. Spesso, si tratta di prodotti ottenuti sfruttando manodopera a basso costo, come nel caso delle rose dal Kenya e dei fiori dalla Colombia, dove le lavoratrici sono penalizzate da condizioni di lavoro ingiuste.
Al contrario, i fiori italiani sono più sostenibili e di qualità superiore. Essi durano più a lungo e sono più profumati, grazie alla minore distanza di viaggio e agli sforzi dei produttori nazionali nel selezionare varietà con aromi più intensi e caratteristici.
E dunque Coldiretti consiglia, quindi, di acquistare fiori e piante di origine nazionale, preferibilmente direttamente dai produttori o nei mercati contadini di Campagna Amica. Questo garantirà di avere prodotti italiani al 100%, sostenendo i territori, rispettando l’ambiente e promuovendo l’occupazione locale.

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