ROMA (ITALPRESS) – "Entro un mese sapremo se uno dei farmaci candidati al trattamento della Covid funziona. L'obiettivo e' dare risposte rapide e affidabili ai pazienti gia' in ospedale e a quelli che, purtroppo, arriveranno. Noi puntiamo su terapie d'impatto, capaci di cambiare il decorso della malattia e aumentare la sopravvivenza". Lo dice in una intervista al Corriere della Sera Nicola Magrini, farmacologo clinico, direttore dell'Agenzia italiana del farmaco. E sul farmaco per l'artrite reumatoide, utilizzato nei malati con polmonite in questi giorni sottolinea: "Abbiamo avuto un'adesione spettacolare alla sperimentazione del Tocilizumab, un anticorpo monoclonale che potrebbe essere efficace nel contrastare l'infiammazione alla base delle gravi polmoniti causa di morte nei pazienti piu' seri. Dopo affermazioni forse ottimistiche e certamente premature sul successo della terapia in pochissimi malati, siamo stati subissati da richieste per l'uso del farmaco, gia' approvato per altre indicazioni, principalmente l'artrite reumatoide, che aveva bisogno di studi clinici rigorosi per confermarne o meno l'efficacia. Ecco perche' si e' deciso di partire con un unico studio nazionale coordinato da Aifa". Molte speranze sono riposte anche su Remdesivir, antivirale studiato per Ebola: "E' stato approvato ormai 10 giorni fa uno studio sperimentale richiesto dall'azienda produttrice condotto in piu' centri. Bisogna capire quanto e se questo antivirale aggiunge miglioramenti rispetto alle normali terapie di supporto che si ricevono in terapia intensiva dove siamo tra i primi al mondo". (ITALPRESS). abr/red 22-Mar-20 10:22