domenica, 22 Dicembre, 2024
Attualità

Mattarella: la ricerca nello spazio al servizio dell’umanità

Il Presidente all’Università di Firenze

Un lungo applauso e una standing ovation dei presenti ha accolto l’ingresso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella grande sala del teatro del Maggio musicale fiorentino, dove il Capo dello Stato ha presenziato all’inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università di Firenze, che compie 100 anni. A margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università di Firenze e alla presenza del Presidente della Repubblica, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha definito la giornata dedicata all’ateneo “un momento molto significativo e solenne”. Giani poi ha ricordato i 100 anni dell’Ateneo di Firenze, ripercorrendo l’importanza della giornata di oggi con la visita di Sergio Mattarella.

“Un evento di particolare rilievo”

La cerimonia è poi continuata con l’intervento del Capo dello Stato che ha sottolineato la rilevanza della cerimonia celebrata per il centenario dell’ateneo. “Il centenario di questa università è un evento di particolare rilievo ”ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “Sappiamo bene che si tratta dell’ultimo tratto, del più recente tratto della storia accademica di Firenze, che nasce oltre 800 anni addietro, sviluppandosi in fasi differenti, con una presenza accademica sempre di grande significato, esprimendo la grande ricchezza culturale di Firenze. Ringrazio la rettrice Alessandra Petrucci dell’Università di Firenze che ha ricordato la storia di questo ateneo, ed i docenti che ci hanno insegnato. Ricordare Piero Calamandrei e Giorgio La Pira mi ha fatto pensare da un lato alle grandi doti ed il rigore costituzionale del primo, e alla visione non illusoria ma profetica del secondo”.

Spazio, un luogo di ricerca e conoscenza

Mattarella durante l’evento ha ricordato l’importanza del tema riguardante la centralità della persona umana per le sfide future che ci attendono, l’importanza del tema inerente all’ambiente e della conoscenza del nostro pianeta, ribadendo che attualmente abbiamo “una conoscenza della terra che è ancora limitata. Abbiamo sfide comuni su questo fronte e nello spazio si svolge un importante attività culturale di ricerca scientifica. Lo spazio deve rimanere un luogo di ricerca e conoscenza, un ambito collaborativo e non deve essere obiettivo di iniziative commerciali o peggio di competizione militare. La ricerca scientifica nello spazio deve rimanere al servizio dell’umanità, preservando il futuro dello spazio ad una visione collaborativa”, ha aggiunto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In seguito, il Capo dello Stato ha parlato dei conflitti e delle guerre che quotidianamente gli uomini si fanno per prevaricare sull’altro. “L’umanità spreca molto tempo ed energie vengono destinate a combattersi e a cercare di distruggersi quando ci sono sfide e traguardi necessariamente comuni”, ha ricordato Mattarella.

L’importanza della tecnologia

Durante la cerimonia è intervenuto anche il ministro dell’Università e della ricerca Maria Bernini ricordando che “siamo entrati nel ventunesimo secolo con impressionanti livelli di sviluppo tecnologico che rendono più facile la nostra vita. Gli investimenti in ricerca sono essenziali ma non dobbiamo mai dimenticare che al centro c’è sempre la persona. Questo l’obiettivo che il ministero porta avanti accanto alle università italiane, ossia garantire che la ricerca non smarrisca mai la propria missione a vantaggio del bene comune. Abbiamo il dovere morale di porci delle domande, avere anche dei dubbi, anticorpi e antidoti, sui costi e benefici di scoperte altamente impattanti”. Al termine della cerimonia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha raggiunto il Museo della Specola di Firenze, dove è stato accolto dagli applausi di alcuni cittadini. Il Capo dello Stato ha visitato le sezioni del museo di scienze naturali dell’Università di Firenze dedicate a cere anatomiche e alle cere botaniche, accompagnato dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e dal sindaco Dario Nardella. Il museo, chiuso dal 2019 per lavori di riqualificazione della sede di via Romana, sarà nuovamente inaugurato il prossimo 21 febbraio.

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