BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Perché Ilaria Salis possa venire in Italia sotto gli arresti domiciliari, le devono essere accordati in Ungheria prima, non è un processo automatico”. Queste le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un punto stampa tenuto prima della riunione informale di oggi con gli omologhi europei. “Noi stiamo lavorando perché vengano rispettati tutti i diritti di una persona detenuta. Non possiamo interferire nel processo penale, perché non è il nostro compito”, ha ribadito il ministro. Tajani ha anche espresso il suo disappunto sulla strumentalizzazione politica subita dalla maestra elementare detenuta in Ungheria: “se vogliamo aiutarla, meno si strumentalizza, meglio è. Il mio è un consiglio da padre di famiglia e da ministro degli Esteri”.
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