ROMA (ITALPRESS) – "L'economia italiana penalizzata dal giro che i mercantili devono fare per circumnavigare l'Africa a causa dei bombardamenti? Questo giro che devono fare in più per evitare i bombardamenti è di 5.920 km, che portano anche ad avvantaggiare altri porti, non quelli italiani". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto durante il suo intervento a 'Cinque Minuti' su Rai 1 riferendosi agli ostacoli che il commercio marittimo italiano sta incontrando a causa dei bombardamenti, soprattutto nella zona del canale di Suez. "Il 40% del nostro commercio marittimo passa da lì – ha spiegato Crosetto – e rappresenta gran parte della ricchezza del Paese, circa 140 miliardi. L'Italia ha così distaccato una delle fregate dell'operazione anti-pirateria e l'ha messa a protezione delle nostre barche mercantili che passano da quella zona. Ma non basta, perché gli attacchi sono sempre più frequenti. Sono anche aumentati moltissimo i prezzi. Noi definiremo lunedì con Tajani e Mantovano quale sarà la posizione e cercheremo di capire la strategia dell'Europa per difendere alla fine se stessa. Tutelare in questo caso vuol dire continuare a far passare di lì le navi: e per farlo vanno mandate delle scorte per proteggere le navi mercantili. Noi, però, a differenza dei Paesi anglosassoni, l'attacco preventivo non possiamo farlo: lo dice la Costituzione". Sulla guerra in Medio Oriente, che per Netanyahu non finirà a breve, Crosetto ha detto: "Speriamo invece di uscirne, innanzitutto cercando di far cambiare posizione a Netanyahu. Ci siamo sempre impegnati nel dire ad Israele di tenere lontana la popolazione civile dagli attacchi e così non è stato nel corso degli ultimi mesi. Dobbiamo pensare ad una fine. E, per dopo, quella zona dovrà essere controllata dai palestinesi, non da Hamas". (ITALPRESS). Foto: Agenzia Fotogramma xm8/trl/red 15-Gen-24 20:14