Nel ventesimo anniversario della scomparsa di Norberto Bobbio, un gigante del pensiero che ha illuminato il cammino della cultura e della democrazia, “la Repubblica Italiana rende omaggio a uno dei più illustri intellettuali del panorama culturale nazionale e internazionale”. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha espresso profonda gratitudine per l’eredità lasciata dal filosofo, giurista e politologo che ha segnato il pensiero del Paese con la sua profonda riflessione su temi fondamentali quali la società, lo Stato e il diritto, un “un attento studioso dei fenomeni che hanno plasmato le vicende storiche del secolo scorso”. Mattarella ha sottolineato l’approccio innovativo di Bobbio nel coniugare discipline inizialmente considerate eterogenee, creando una visione integrata dei principi fondamentali che regolano la convivenza umana. Le dottrine elaborate da Bobbio costituiscono una preziosa eredità per la coscienza civile europea e italiana, contribuendo al progresso dottrinale a livello mondiale sulla tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, del pluralismo, della democrazia e dell’eguaglianza. Questi valori, cardine della Costituzione italiana, sono stati al centro dell’impegno intellettuale di Bobbio, che ha dedicato la sua vita a promuovere una pacifica convivenza basata su principi di giustizia e uguaglianza. Il Capo dello Stato ha ricordato che le analisi e le teorie di Bobbio continueranno “a essere oggetto di approfonditi studi nei più prestigiosi luoghi di cultura”. Il suo contributo eccezionale ha influenzato generazioni di studiosi, arricchendo il pensiero politico e giuridico con idee innovative e profonde riflessioni. Il riconoscimento della Repubblica Italiana per Norberto Bobbio è stato sancito anche attraverso la nomina a Senatore a vita, un segno tangibile di gratitudine per i suoi altissimi meriti nel campo scientifico.
Il ricordo di Fontana
Il filosofo è stato ricordato anche dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana: “I suoi studi sui concetti e sugli autori del pensiero politico hanno formato generazioni di studenti e sono ancora oggi un riferimento per studiosi e ricercatori. La sua capacità di analisi, la fiducia nella ragione e la predilezione per il dialogo ne hanno contraddistinto la personalità. Si riconobbe pienamente nei valori della Costituzione, a cui con le sue opere dette profondità intellettuale”.