domenica, 17 Novembre, 2024
Politica

Meloni a tutto campo: “Sarà un 2024 complesso”

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tenuto questa mattina la tradizionale conferenza di fine anno (posticipata all’inizio del 2024 a causa di alcuni problemi di salute patiti nelle ultime settimane). Tre ore di domande e risposte alla Camera dove ha affrontato una serie di temi cruciali e delineando le prospettive per il 2024. Il Premier ha iniziato affrontando le sfide future, definendo l’anno in corso come “complesso” e sottolineando la necessità di riforme nel settore della giustizia e della burocrazia. Le dichiarazioni di Meloni hanno toccato diverse questioni, affrontando i temi più urgenti che dovrà affrontare il governo nel nuovo anno. La leader di Fratelli d’Italia ha spiegato la sua visione per il 2024, identificando la giustizia e la burocrazia come settori chiave che richiedono interventi riformatori.

Riforme

Riguardo alle riforme, Meloni ha evidenziato la volontà di affrontare il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), definendolo “obsoleto”. Ha sottolineato la convinzione che, nonostante il rifiuto del Parlamento italiano, l’Unione Europea non imporrà sanzioni al Paese. In risposta alle domande riguardo a possibili tagli della spesa pubblica, Meloni ha dichiarato la sua prontezza a implementare nuove misure di austerità, se necessario, per ridurre le tasse e sostenere l’economia italiana. Un altro tema affrontato è stato quello dei migranti, su cui Meloni ha sottolineato l’importanza di gestire non solo gli arrivi in Europa ma anche le cause profonde dei flussi migratori nei Paesi di origine. La questione dei possibili tagli alla libertà di stampa è stata affrontata da Meloni, che ha assicurato che non ci saranno “bavagli alla stampa”. Ha ribadito il suo impegno per la libertà di espressione e il ruolo essenziale dei media nella democrazia.

I casi all’interno del governo

Argomenti molto caldi, i temi legati alle intercettazioni sul caso delle commesse Anas che vede protagonista Tommaso Verdini (fratello della fidanzata di Matteo Salvini) e la vicenda dello sparo legato al deputato di Fratelli d’Italia Pozzolo. “Sulla questione”, le parole di Meloni, “bisogna attendere il lavoro della magistratura, commentare semmai gli sviluppi. Sicuramente da quello che ho letto le intercettazioni fanno riferimento al precedente governo, Salvini non viene chiamato in causa e quindi non ritengo che debba riferire in aula su questa materia”. Quindi una stilettata ai dem: “Da quello che so l’unica tessera di partito presa da Tommaso Verdini è quella del Pd, ma nessuno di noi ha detto che il Pd era coinvolto”. Sul deputato Pozzolo, il Premier ha parlato di un dovere legale e morale da parte di chi dispone di un porto d’armi per un utilizzo “responsabile e serio”. Due doveri ‘sfuggiti’ al rappresentante di Fratelli d’Italia e per questo motivo Meloni lo ha deferito alla commissione di garanzia dei probiviri del Partito “e ho chiesto che nelle more del giudizio venga sospeso da Fdi, che è quello che posso fare sul piano statutario”.

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