lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

“Espansione militare” a Gaza, mentre in Egitto si continua a trattare

Israele uccide altri 11 ufficiali iraniani all’aeroporto di Damasco

Mentre in Egitto si lavora per il cessate il fuoco, Hamas ripete che non rilascerà più gli ostaggi rapiti finché “l’aggressione israeliana non finirà” e Israele compie un raid all’aeroporto di Damasco dove sono rimasti uccisi 11 ufficiali iraniani. Ferito anche il comandante della Guardia rivoluzionaria Nawzat Rashid. Nel contempo l’Idf ha ammesso di aver compiuto un “errore deplorevole” nell’attacco di domenica scorsa al campo profughi di al-Maghazi, durante il quale sono morte oltre cento persone. Lo ha riferito il portavoce militareEylon Levy: sono state utilizzate “munizioni sbagliate”. Sulla strage è in corso un’indagine delle forze israeliane di difesa. Secondo un prima analisi nel raid sono stati colpiti anche edifici vicini all’obiettivo provocando la morte delle persone e “danni involontari.”

Hamas in Egitto per le trattative

Una delegazione dell’ufficio politico di Hamas, che ha sede in Qatar, da ieri è al Cairo per “osservazioni” sul piano egiziano per arrivare a un cessate il fuoco nel conflitto. La delegazione ha anticipato diverse osservazioni ha detto una fonte all’agenzia AFP, spiegando che queste riguardano in particolare “le modalità degli scambi previsti e il numero di prigionieripalestinesi che saranno rilasciati, così come le garanzie su un ritiro militare israeliano completo dalla Striscia di Gaza”. Nel frattempo il capo del Servizio di informazione statale egiziano, Diaa Rashwan, ha dichiarato che l’Egittonon ha ancora ricevuto risposte né da Israele né da Hamas sulla sua proposta, che comprende “tre fasi successive e interconnesse che portano al cessate il fuoco”.

Offensiva di Israele

L’esercito israeliano, comunque, ha annunciato una “espansione” delle operazioni militari nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia, e nei dintorni, nell’ambito dell’offensiva lanciata dopo gli attacchi di Hamas nel sud del Paese. “Le forze di difesa israeliane (Idf) stanno espandendo le loro attività a Khan Younis”, afferma l’esercito in una dichiarazione sul suo sito web, in cui aggiunge di aver “eliminato” “dozzine di terroristi.” Secondo la Mezzaluna Rossa i bombardamenti israeliani che da due giorni si susseguono nelle aree vicino all’ospedale Al-Amal a Khan Yunis hanno provocato la morte di 41 persone; tra questi “sfollati in cerca di rifugio.” L’Idf ha anche riferito di aver smantellato una cellula terroristica e “infrastrutture terroristiche di Hezbollah” nel sud del Libano.

Iran e Israele, armi sofisticate

L’Iran è pronto a fornire armi sofisticate a Hezbollah in Libano in preparazione di un confronto crescente con Israele, comprese armi di precisione, principalmente razzi, missili e droni, da utilizzare contro città e siti sensibili. Le armi e le difese aeree trasportate arrivano in Libano principalmente attraverso l’aeroporto di Damasco, che è stato oggetto di ripetuti attacchi da parte di Israele e dove sono stati uccisi 11 ufficiali iraniani nell’ultima incursione di ieri notte. Israele, invece, ha appena adottato “Smash”, un fucile che si è rivelato particolarmente efficace contro bersagli in movimento: i droni e nel combattimento corpo a corpo. Il sistema viene utilizzato per la prima volta in tempo di guerra. I siti web militari professionali – compreso il sito ufficiale dell’Idf – lo descrivono come rivoluzionario. Il fucile è controllato dall’Intelligenza artificiale ed è assegnato ai riservisti che non sono aggiornati nell’addestramento.

Netanyahu era sotto shock

Secondo quanto raccontato dal ministro della Difesa Yoav Gallant, nel ricostruire quanto accadde subito dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, il premier Benyamin Netanyahu rimase in uno stato di shock e di paralisi, protrattosi per alcuni giorni. In quel lasso di tempo le incombenze più urgenti furono svolte dagli altri membri del gabinetto. Il racconto è stato pubblicato dal quotidiano Haaretz, ma non è stato confermato, ma neppure smentito, né dal ministro né dal premier. Il giornale stima che non ci sono mai stati in passato rapporti così deteriorati fra un primo ministro di Israele ed il suo ministro della Difesa, ed esprime la convinzione che Gallant dovrebbe mettere al corrente il Paese delle proprie preoccupazioni.

Mia Schem: palestinesi tutti terroristi

Da giorni continuano le interviste a una delle giovani sequestrata durante il rave e rilasciata il 30 novembre scorso; Mia Schem. Ieri, tra l’altro, la donna ha rivelato di ritenere importante raccontare la verità “sulle persone che vivono a Gaza, su chi sono veramente.” Nella Striscia, ha ripetuto più volte, “sono tutti terroristi.” “Ero tenuta prigioniera da una famiglia palestinese coinvolta con Hamas – ha raccontato – e in una casa dove c’erano anche donne e bambini.” “Mi sono chiesta: perché sono trattenuta in casa da una famiglia? Perché ci sono bambini e una donna qui?” Sequestrata da Hamas al festival nel Negev, Mia ha ricordato: “ero a terra, coperta di sangue, ho gridato che avevo perso una mano… qualcuno ha iniziato a toccarmi la parte superiore del corpo, poi dal nulla qualcuno mi ha tirato per i capelli. Mi hanno messo in una macchina e mi hanno portato a Gaza.” “Per tre giorni sono stata nella stanza di un ospedale prima che mi portassero in sala operatoria, dove sono stata sottoposta a un intervento senza anestesia o antidolorifici. Ho visto il chirurgo, ma non il suo volto”, ha riferito, “mi ha guardato e mi ha detto: “non tornerai a casa viva”‘. Mia ora è con la sua famiglia. Di lei i terroristi avevano diffuso un video alcuni giorni dopo il rapimento dove si vedeva che le veniva fasciato il braccio ferito. Adesso ha un braccio ancora immobilizzato dopo essere stata operata in Israele. Sull’altro braccio si è fatta tatuare la data del 7 ottobre 2023 e la scritta “balleremo di nuovo”.

Bennett: la guerra infinita

Altra vicenda che aiuta a capire è quella raccontata dall’ex primo ministro Naftali Bennett. Ha ammesso di aver dato ordine alle forze di sicurezza israeliane di colpire l’Iran in due diverse occasioni nel 2022: la prima volta a febbraio in risposta a due attacchi con droni falliti lanciati da Teheran contro Israele. La seconda volta autorizzò le forze di sicurezza a muoversi contro Teheran in seguito a un tentativo di uccidere turisti israeliani in Turchia. In risposta fu assassinato Hassan Sayyad Khodaei, il comandante che secondo Bennett aveva supervisionato l’unità responsabile del tentato omicidio. Bennett è stato primo ministro israeliano dal 13 giugno 2021 al 30 giugno 2022.

Stati Uniti fermano attacchi Houthi

Gli Stati Uniti hanno reso noto di aver abbattuto un drone e un missile balistico antinave nel Mar Rosso meridionale, lanciati entrambi dai ribelli yemeniti Houthi al loro 22esimo tentativo di attacco alle navi internazionali dal 19 ottobre. Non ci sono stati danni o feriti, dichiara il Comando Centrale degli Stati Uniti. Alla coalizione per la difesa delle rotte del Mar Rosso partecipa anche l’Italia.

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