Secondo un classifica stilata da InterNations sulle città dove si vive meglio secondo coloro che si sono travati a lavorare, temporaneamente, all’estero, Malaga è al primo posto su 49 città. Lo è per la cordialità locale: l’89% afferma che la gente del posto è particolarmente amichevole nei confronti dei residenti stranieri, per la qualità della vita e lo svago. Inoltre, Malaga è presente tra le prime 10 tra le principali sottocategorie Travel & Transit (8 posto) e Healthcare (10 posto). Particolarmente soddisfacente anche la possibilità di trovare alloggio, facilmente accessibili per chi arriva dall’estero. Nei primi tre posti le città spagnole, mentre negli ultimi posti della classifica le città italiane; Milano e Roma.
Milano e Roma ultime
Milano è l’ultima tra tutte. I motivi sono molteplici: cattivi approcci con gli uffici pubblici e iter burocratici. Aprire un conto in banca e ottenere un visto fa perdere molto tempo. Poi il 63% degli intervistati racconta che è difficile trovare un alloggio ed è difficile viverci se non si parla in italiano. Milano è ultima in assoluto anche per la sicurezza del lavoro e la retribuzione equa (49esimo posto). Quasi il 50% degli “espatriati” non è soddisfatto della propria situazione lavorativa e finanziaria. Per non parlare della bassa socialità. Infine il 56% è insoddisfatto anche della qualità dell’aria. Roma è appena un gradino sopra Milano, al 48esimo posto. Gli espatriati che vivono a Roma non si sentono pagati in modo equo (48esimo posto) e non sono soddisfatti del loro lavoro (49esimo). Circa due su tre (63%) pensano che il mercato del lavoro locale non sia promettente (contro il 26% a livello globale). Anche se circa nove su dieci (93%) apprezza il clima e il tempo romano (contro Il 62% a livello globale), mentre l’ambiente urbano (48esimo) non riesce a soddisfare le aspettative. Il 74% esprime il proprio entusiasmo per la vivace cultura e la vita notturna della città (68% a livello globale), ma le sfide in Travel & Transit (48esimo) sono un disastro. Fortunatamente il 60% degli espatriati a Roma concorda sul fatto che la gente del posto è generalmente amichevole nei confronti dei residenti stranieri.
Le altre città
Tra le città preferite, dopo Malaga, Alicante, al posto secondo; non arriva alla vetta perché gli espatriati riferiscono che la cultura imprenditoriale locale nonpromuove la creatività (39a), il lavoro indipendente (40esimo) o la flessibilità (41a). Alicante eccelle nella categoria cultura e “benvenuto”. Gli espatriati si sentono sia i benvenuti che a casa e sono molto contenti della loro vita sociale. Al terzo posto Valenza che primeggia per il tempo libero, gli sport ricreativi per l’accessibilità all’assistenza sanitaria e per i trasporti e il servizio pubblico. Nelle prime dieci città preferiti tra chi si muove per lavoro, in ordine, seguono Ras Al Khaimah, Abu Dhabi, Madrid, Mexico City, Kuala Lumpur, Bankok e Muscat. Poco prima di Roma e Milano, nel fondo classifica, a risalire, ci sono Vancouver, Amburgo, Berlino, Dublino, Instanbul. Londra, Parigi e Seul. Il sondaggio è stato eseguito su tutti i tipi di espatriati, da parte di assegnatari stranieri – vale a dire, i dipendenti inviati in un incarico aziendale all’estero – e assunzioni internazionali e espatriati “autocostruiti trasferiti per una migliore qualità della vita e una varietà di altri motivi.” In totale hanno partecipato 12.065 persone rappresentanti 171 nazionalità.