mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Società

Il Papa: “Speriamo che il Natale rafforzi l’impegno per la pace”

Gli auguri di Mattarella per gli 87 anni diFrancesco

Dagli auguri del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“Le giungano, a nome del popolo italiano e mio personale, i più sinceri e affettuosi auguri di benessere e di proficua prosecuzione del Suo fecondo Magistero)”, a quelli della Cei (“Ci stringiamo intorno a Lei, invocando il dono della pace”) passando per tantissimi attestati di stima provenienti in pratica da tutto il mondo istituzionale. Protagonista, il Papa, che ieri ha festeggiato 87 anni in una domenica iniziata di buon mattino all’interno dell’Aula Paolo VI dove ha incontrato i bambini assistiti dal Dispensario pediatrico ‘Santa Marta’ in Vaticano, con i familiari e i volontari. Un incontro tra canti e danza dei bambini, un piccolo spettacolo circense, una merenda e la canonica torta.

Pregare per i bambini

Tantissime le persone invece che si sono riversate in piazza San Pietro per festeggiare il compleanno del Pontefice: 22mila i fedeli che hanno assistito all’Angelus. Il discorso del Vescovo di Roma è stato principalmente incentrato sulle battaglie in atto in Medio Oriente. Francesco si è detto addolorato per quanto accaduto nella parrocchia della Santa Famiglia a Gaza: “Qui alcuni civili inermi sono stati oggetto di bombardamenti e spari e questo è avvenuto persino all’interno del complesso parrocchiale della Santa Famiglia dove non ci sono terroristi, ma famiglie, bambini, persone malate con disabilità, suore, e dove una mamma e sua figlia, la signora Nadha Khalil Anton e la figlia Samar Kamal Anton, sono state uccise e altre persone ferite dai tiratori scelti mentre andavano in bagno. È stata danneggiata la casa delle suore di Madre Teresa, colpita dal loro generatore. Qualcuno dice che questo è il terrorismo, questa è la guerra. Sì, è la guerra, è il terrorismo. Per questo la scrittura afferma che Dio fa cessare le guerre, rompe gli archi e spezza le lance. Preghiamo il Signore per la pace”. “Non dobbiamo dimenticarci”, ha aggiunto, “dei nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra in Ucraina, in Palestina, in Israele, e nelle altre zone di conflitto”. Successivamente, benedicendo i Bambinelli del presepe, ha chiesto ai fedeli di pregare per i bambini che vivranno il Natale “nei luoghi di guerra, nei campi profughi, in situazioni di grande miseria”.

I migranti del Darien

Nel corso del suo discorso, il Vescovo di Roma ha voluto ricordare i migranti che tentano di attraversare la selva del Darien, tra Colombia e Panama: “Si tratta spesso di famiglie con bambini, che si avventurano in percorsi pericolosi, ingannati da chi falsamente promette loro una via breve e sicura maltrattati e derubati e molti perdono anche la vita in quella giungla. Bisogna evitare che questa tragica realtà passi sotto silenzio e dare insieme una risposta umanitaria”. Ha poi ricordato la beatificazione in Argentina del Cardinale Eduardo Pironio: “Ha collaborato con San Giovanni Paolo II nella promozione dei laici e nelle Giornate Mondiali della Gioventù”, ha sottolineato.

Sì alla rettitudine, no all’apparenza

L’Angelus di ieri ha visto il Papa esaltare la figura di Giovanni il Battista come un uomo che attrae le folle non per l’apparenza, ma per la sua coerenza, sincerità e austerità di vita. Francesco ha sottolineato l’importanza di riconoscere figure come Giovanni, persone rette, libere e coraggiose che fungono da modelli luminosi. Ha quindi invitato tutti a elevarsi dalla mediocrità e a essere a loro volta esempi di vita buona per gli altri. Un invito a non lasciarsi incantare dalla superficialità e dalle apparenze, ma a concentrarsi sulla vera luce che salva. Il Pontefice ha esposto due insegnamenti tratti dall’esempio di Giovanni il Battista. In primo luogo, ha sottolineato che da soli non possiamo salvarci; solo in Dio si trova la luce della vita. In secondo luogo, ogni individuo, con il servizio, la coerenza, l’umiltà e la testimonianza di vita, può essere una lampada che risplende, aiutando gli altri a trovare la via per incontrare Gesù.

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