sabato, 16 Novembre, 2024
Attualità

“Pieno sostegno a Kyiv. Condanna per la brutalità di Hamas”

Il Consiglio Supremo di Difesa presieduto da Mattarella

Il pomeriggio di ieri è stato segnato dal significativo incontro del Consiglio Supremo di Difesa, presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alla presenza, tra gli altri, del Primo Ministro Giorgia Meloni. Durante la sessione sono state affrontate e discusse informazioni cruciali su questioni di rilevanza sia internazionale che nazionale. L’agenda della riunione ha spaziato dai conflitti in Ucraina, Israele e nella Striscia di Gaza alla sicurezza, interna ed esterna, e agli interessi globali del Paese. Il Consiglio ha dedicato particolare attenzione all’evoluzione degli scenari globali, esplorando l’architettura di sicurezza e la governance nazionale nei nuovi domini emergenti: cibernetico, spaziale, sottomarino e cognitivo.
In merito alla situazione della guerra in Ucraina, il Consiglio ha ribadito la ferma condanna dell’aggressione operata dalla Federazione Russa e il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina nella sua difesa contro l’invasore: “Il Consiglio –è stato spiegato in una nota – ha convenuto sulla ricerca, in stretto accordo tra i partner europei e atlantici, di prospettive che permettano di giungere a una pace che sia giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale, e per l’avvio di un piano di ricostruzione dell’Ucraina”.

Troppe tensioni

Inoltre il Consiglio, che rappresenta il fulcro attraverso cui il Capo dello Stato acquisisce approfondite conoscenze sugli orientamenti del governo in materia di sicurezza e difesa, ha passato in rassegna le situazioni di tensione nei Balcani Occidentali e le altre aree di crisi, particolarmente quelle del Mediterraneo allargato e del Sahel: “Appare necessario affrontare le cause della instabilità in Africa tenendo conto delle legittime esigenze locali e garantendo un approccio globale, come si propone il Piano Mattei”. Il Consiglio, che ha anche espresso preoccupazione per gli atti di antisemitismo perpetrati in molte parti del mondo e in Italia, ha poi condannato “senza riserve le brutalità commesse da Hamas in Israele lo scorso 7 ottobre, con atti di terrorismo che hanno causato più di mille morti deliberatamente tra i civili – tra questi tre italiani – e portato al rapimento di più di duecento persone tra i quali donne, bambini e anziani”. Secondo il Consiglio è imprescindibile avviare quanto prima una riflessione della comunità internazionale sulla gestione della Striscia di Gaza, superata questa drammatica fase, e favorire la ripresa di un dialogo politico con l’Autorità Nazionale Palestinese, “al fine di individuare una soluzione sostenibile e duratura del conflitto israelo-palestinese basata sul principio ‘due popoli, due Stati’”. Per il Consiglio poi è indispensabile il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas: “Fermo il diritto di Israele all’autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, va assolutamente assicurata l’incolumità della popolazione civile, tenendo conto dell’aggravamento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove vivono oltre due milioni di Palestinesi”.

Particolare attenzione è stata posta alla situazione lungo la Linea Blu che separa il Libano da Israele, a presidio della quale, nel Sud del Libano, sono dispiegati i soldati della missione Unifil delle Nazioni Unite, tra i quali oltre mille militari italiani.

Il Consiglio ha infine svolto un approfondimento sui cambiamenti che le nuove tecnologie stanno introducendo nella competizione internazionale e quindi sui loro effetti nell’evoluzione dei moderni scenari strategici. Si ritiene indispensabile oggi sviluppare consapevolezza e capacità d’azione anche nei nuovi ambiti dell’interazione umana: i domini cibernetico, spaziale e subacqueo e la dimensione cognitiva. Una più efficace architettura di sicurezza e di governance nazionale è condizione per contrastare le nuove minacce nonché i rischi di uso offensivo delle tecnologie emergenti quali l’intelligenza artificiale. Considerata la trasversalità delle minacce ibride, è indispensabile uno sforzo congiunto del sistema Paese.

Al Quirinale erano presenti figure chiave del governo, tra cui i Ministri degli Esteri Antonio Tajani, dell’Interno Matteo Piantedosi, della Difesa Guido Crosetto, dell’Economia Giancarlo Giorgetti, insieme ad altri importanti rappresentanti istituzionali come il Capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone, il Consigliere del Presidente della Repubblica per gli affari del Consiglio supremo di difesa Francesco Garofani, il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e il Segretario generale della Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti.

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