Oggi, alla COP28, la FAO ha presentato una tabella di marcia globale ambiziosa, delineando una strategia triennale per raggiungere l’obiettivo di ‘Sviluppo sostenibile’ senza superare la soglia di 1,5°C dell’Accordo di Parigi. Una tabella, questa, che propone una visione innovativa per affrontare la fame cronica, prevedendo una trasformazione radicale nei sistemi agroalimentari, sfidando l’idea che l’aumento della produzione porti necessariamente a maggiori emissioni.
Con 120 azioni chiave in dieci ambiti, la roadmap spazia dall’energia pulita alle diete sane, evidenziando l’importanza dell’efficienza produttiva e dell’allineamento con gli obiettivi climatici. In particolare, mira a ridurre le emissioni di metano del 25% entro il 2030, raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2035 e trasformare i sistemi in pozzi di carbonio entro il 2050.
La roadmap affronta anche la crisi alimentare prevista per il 2030, delineando obiettivi chiave come l’eliminazione della sottonutrizione cronica entro il 2030 e l’accesso a diete sane per tutti entro il 2050. Ulteriori traguardi includono il dimezzamento dello spreco alimentare globale e l’aggiornamento delle linee guida dietetiche.
Trasformazione agroalimentare
Un punto cruciale è la relazione simbiotica tra la trasformazione agroalimentare e le azioni climatiche, sottolineando la necessità di finanziamenti climatici per l’attuazione. Il Direttore generale della FAO, QU Dongyu, ha evidenziato l’importanza di tali finanziamenti per ottenere “cibo buono per tutti, oggi e domani”.
La tabella di marcia pone la transizione verso sistemi agroalimentari assorbitori di carbonio al centro, promuovendo metodi di produzione alternativi e tecnologie innovative.
Questo pacchetto di soluzioni sarà sottoposto a un’approfondita messa a punto nei prossimi tre anni, con la COP29 concentrata sull’adattamento regionale e le opzioni finanziarie e la COP30 delineante investimenti concreti e pacchetti politici a livello nazionale. L’appello della FAO riflette il suo impegno a sfruttare competenze variegate per affrontare la crisi alimentare e climatica imminente.