“Il progetto di integrazione europea appare oggi ancor più indispensabile a fronte di sfide globali, che i singoli Paesi da soli non sono in grado di affrontare, sino al drammatico ritorno della guerra in Europa, con la barbara aggressione della Federazione Russa all’Ucraina”. Ancora una volta il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato a chiedere unità d’intenti agli Stati membri dell’Ue per fare tutti assieme un fronte comune per lavorare per il bene comune. Parole, queste, rilanciate dal Capo dello Stato da San Marino, dove ieri era in visita di Stato, accolto dai Capitani Reggenti, Filippo Tamagnini e Gaetano Troina in piazza della Libertà. E proprio in merito alla piccola Repubblica incastonata tra l’Emilia-Romagna e le Marche Mattarella ha ricordato che San Marino proprio in questi giorni èimpegnata nelle fasi decisive del negoziato con l’Unione europea su un accordo di associazione che le assicuri l’accesso ai benefici di una integrazione con le regole dell’Ue. “Un’occasione storica” – ha detto il Presidente all’interno del palazzo del Governo rivolgendosi ai politici locali – sia per l’Unione sia per la vostra Repubblica. L’Italia è al vostro fianco in questo processo, nella convinzione che San Marino sia parte significativa della grande famiglia europea. Auspico, quindi, che il negoziato possa avere rapidamente successo”.
Mattarella, con la sua visita, ha voluto confermare la particolare e stretta vicinanza tra i due Paesi che, oltre a essere frutto di una plurisecolare e comune esperienza storica, è corroborata dalla consuetudine fra persone e famiglie le cui vite sono strettamente intrecciate: “San Marino e Italia, assieme, possono guardare al futuro con fiducia: consapevoli di potere attingere a radici comuni, per avanzare nel cammino verso la costruzione di un mondo più libero e giusto, nell’orizzonte dell’integrazione europea”.
Filo indissolubile
Il Capo dello Stato ha inoltre voluto ricordare il filo indissolubileche da millenni i due Paesi, rimarcando che durante il Risorgimento, San Marino accolse e protesse Garibaldi, nonostante i rischi di ritorsioni delle truppe austriache. L’Ospedale di guerra sul fronte veneto, durante il Primo conflitto mondiale, sorse con spirito di generosità dalla Repubblica del Titano, a fianco dei combattenti italiani, così come, durante la Seconda guerra mondiale, San Marino accolse decine di migliaia di sfollati durante il passaggio del fronte: “L’amicizia profonda che da sempre ci unisce si fonda quindi sulla storia comune, e sul tessuto ricchissimo e quotidiano di rapporti culturali, economici, familiari”.
Emergenza climatica
Nel corso del suo intervento il Presidente è voluto intervenire anche sulla preoccupante emergenza climatica, ricordando inoltre le vittime della tragica alluvione che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna, tanto vicini alla Repubblica delle Tre Torri. “E vorrei qui ringraziare San Marino e la sua protezione civile per la fatta solidarietà dimostrata in quell’occasione”, le parole del numero uno del Quirinale che ha proseguito il suo discorso chiedendo il massimo sforzo per cercare di risolvere una problematica sempre più presente nel quotidiano: “Insieme ai Presidenti dei Paesi del Mediterraneo che fanno parte del gruppo Arraiolos, abbiamo rivolto un appello all’azione, affinché si adottino iniziative urgenti ed efficaci per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica. È un appello che rinnovo anche in quest’occasione a San Marino, Paese mediterraneo come il nostro e anch’esso colpito dalla crisi climatica, perché si possa lavorare insieme a livello locale, nazionale ed internazionale, guardando ad esempio alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 28) – che proprio in questi giorni si sta svolgendo a Dubai – e alla prossima Presidenza italiana del G7, che intendiamo impiegare anche per mantenere alta l’attenzione su questa emergenza”.