lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

Meloni: “Nessuno scontro con i giudici alcune toghe contro le misure del governo”

Ha parlato in primis della necessità di arrivare a una “transazione verde che sia ecologica e non ideologica” all’interno dell’assemblea plenaria in quel di Dubai alla Cop28 e dunque su quali linee bisognerà muoversi per benessere climatico del pianeta. Ma il Premier Giorgia Meloni ha approfittato anche per fare il punto della situazione sulla politica italiana intervenendo sull’ipotetico conflitto tra governo e toghe dopo le ultime vicissitudini legate al Ministro della Difesa Guido Crosetto che in un’intervista pubblicata una settimana fa sulle colonne del ‘Corriere della sera’ aveva raffigurato l’esistenza di una “opposizione giudiziaria” contro l’esecutivo -. “Non credo”, le sue parole, “che ci sia uno scontro tra la politica e la magistratura. Penso che si debba sempre ricordare che, per chi viene da Destra, chi serve lo Stato è un punto di riferimento.

Quindi questa idea che ci devono essere scontri tra i poteri dello Stato è sbagliata. Tra l’altro noi abbiamo sempre lavorato per rafforzare il potere dei magistrati, a partire dalla lotta alla mafia”. Ma, inutile girarci intorno, le parole di Meloni hanno fatto molto rumore in Italia quando ha aggiunto che comunque “c’è una piccola parte della magistratura che ritiene che i provvedimenti di alcuni governi che non sono in linea con una certa visione del mondo debbano essere contrastati, come è accaduto a esempio sull’immigrazione”. Evidente il riferimento alla giudice di Catania Iolanda Apostolico, che a ottobre aveva invalidato il trattenimento di alcuni migranti poiché in contrasto con le norme Ue. Anche sul capitolo del premierato, Meloni si è voluto togliere un sassolino dalla scarpa: “Non è che io penso non si possa criticare la riforma costituzionale: il problema è se l’associazione nazionale dei magistrati esce con una dichiarazione pubblica dicendo che quello è un attacco contro di loro perché così diventa un altro ambito”. Insomma, traducendo, Meloni non indietreggia di una virgola rispetto a quanto detto da Crosetto sette giorni fa. In merito al sottosegretario Delmastro, rinviato a giudizio con l’accusa di aver fornito documenti riservati del Dap sull’anarchico Alfredo Cospito al collega di partito Giovanni Donzelli, il Primo Ministro ha chiesto di aspettare i tempi della giustizia: “I magistrati ritengono che debba essere rinviato a giudizio, il pubblico ministero ritiene che la vicenda di Delmastro dovesse essere archiviata per due volte, quindi direi che è il caso di aspettare una sentenza di condanna passata in giudicato eventualmente per definirlo colpevole”.

Cop28 momento chiave

Tornando al tema della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023, la giornata di ieri è stata caratterizzata proprio dall’intervento di Meloni che ha voluto sottolineare di come l’Italia stia facendo la propria parte, in modo pragmatico, sulla decarbonizzazione: “Se vogliamo essere efficaci serve una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale, dobbiamo cercare la transizione ecologica, non quella ideologica”. Durante l’assemblea plenaria, il Premierha affermato che la Cop28 è un momento chiave nel perseguire l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi. “L’Italia”, ha assicurato, “contribuirà con 100 milioni al fondo ‘Perdite e danni’, destinato ai Paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici” confermando un impegno significativo verso l’Africa. Riguardo al nucleare, il Primo Ministro ha detto che non ci sono preclusioni su tecnologie sicure. Tuttavia, ha evidenziato la sfida della fusione come soluzione ideale per risolvere i problemi energetici, sottolineando che l’Italia è in una posizione avanzata rispetto ad altri Paesi.

“Denaro delle armi a un fondo contro la fame”

Nella seconda giornata di lavori della COP28, molto atteso, a Dubai, anche l’intervento del Papa che ha lanciato un appello per la salvaguardia del creato, definendo la sua devastazione “un’offesa a Dio”. Il messaggio del Pontefice, letto dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha sottolineato l’urgenza di un’azione globale per contrastare il cambiamento climatico. “La crisi climatica è una minaccia esistenziale per l’umanità”, ha detto Francesco. “È un’offesa a Dio, che ha creato il mondo con amore e bellezza”. Il Santo Padre ha anche chiesto di destinare i fondi stanziati per le armi ad altro: “Con il denaro delle armi si potrebbe creare un fondo contro la fame e la crisi del clima”, ha detto. “Questo garantirebbe che il futuro non sia negato ai giovani”.

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